1. Io e Giovanni, capitolo uno


    Data: 20/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    Io e Giovanni, capitolo uno
    
    Quella leva del cambio fu galeotta
    
    Avevo conosciuto Giovanni esattamente il fine settimana successivo a quello che incontrai sua cugina. Lei mi piacque subito, era la fighetta che sognavo da sempre e che fino a quel momento mancava alla mia collezione di ragazze. La mia bisessualità vissuta coscientemente da sempre, mi teneva costantemente in allerta e la mia attività sessuale era sempre molto vivace, ma senza riferimenti fissi. Saltavo da una compagna all’altra senza trovare nessuna che soddisfasse i miei canoni estetici. Anche quei pochissimi contatti maschili, erano più che altro orientati a colmare una carenza solo momentanea, quasi un riempitivo in attesa di capire cosa potesse realmente aggiungere in termini di qualità di vita, quel tipo di rapporto.
    
    La propensione al rapporto con la donna mi attraeva per la sicurezza di costruire una famiglia nel senso convenzionale, con dei figli miei, la soddisfazione dei bisogni sessuali quotidiani vissuti con serenità e gioia nell’ambiente domestico dove tutto si realizza capitalizzando energie positive per crescere come singoli e come famiglia. Dal rapporto con un uomo mi aspettavo complicità e soddisfazione senza freni inibitori e quella forma di piacere che, come ho appreso fin da bambino, solo un uomo ti può offrire, senza secondi fini, senza ricatti e obblighi legali come nel rapporto matrimoniale, pur nel sacro vincolo dell’amicizia.
    
    Angelica rappresentava la ragazzina che mi ...
    ... avrebbe accompagnato nella vita di coppia, lo avevo capito subito, quando la incontrai e le proposi di frequentarci; ma non è di lei che parlerò qui. La domenica successiva, durante la visita di un parco a tema nella vicina città, incontrammo Giovanni. Fu un fulmine a ciel sereno. Lo stavo guardando da dieci minuti ed il tumulto che la vista del giovane mi procurò, fu imbarazzante per la difficoltà a mascherarlo agli occhi di Angelica e dell’altra coppia che stava con noi. Più basso di me di una decina di cm, magro, con i capelli corti, completamente privo di barba e peli nelle parti scoperte (la bellezza del volto tipica di un androgino), rappresentava lo stereotipo di maschietto che mi attizzava.
    
    Quando Angelica, lo chiamò per nome chiedendogli di unirsi a noi, ebbi un sussulto. Una volta nel gruppo, (era solo), lo presentò (a me per primo), come suo cugino Giovanni. Ci trovammo subito a discutere di cose che solitamente, vengono intese come “da uomini”! Parlammo di auto, ed ebbi l’occasione di discutere del progetto di acquistare la mia nuova automobile. Condividemmo le nostre esperienze e lo misi al corrente dei miei progetti, ci saremmo rivisti sicuramente in settimana per continuare il discorso. Era fatta, ci eravamo già dati l’appuntamento per la sera del martedì in un bar vicino a casa mia e poi da li avremmo deciso il da farsi per il resto della serata.
    
    Quei due giorni trascorsero lentissimi, continuava ad affacciarsi alla mente la figura del ragazzo, mi accendeva ...
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