Bondage con Lidia
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
... fermò ad un edicola per fare acquisti. Marina, colta quasi di sorpresa, stava per avvicinarsi troppo a lui ma riuscì a fermarsi innanzi ad una vetrina e simulare un certo interessamento verso gli articoli esposti. Appena lui si allontanò, lei riprese il suo tallonamento. Quando l’uomo svoltò in una via laterale e meno affollata, Marina lasciò che la distanza tra loro aumentasse. Lo seguì nelle successive svolte senza notare, a causa della sua eccitazione, che stavano tornando indietro verso la zona del caffè da cui erano partiti.
L’uomo varcò deciso la soglia di un antico palazzo, il portone era aperto e Marina quasi si mise a correre per non perderlo nel suo interno; riuscì giungere in tempo per notare un ombra che svoltava nello scalone di sinistra: la seguì. Aveva il cuore che batteva veloce per l’emozione, temeva di farsi scoprire a causa del rumore delle pulsazioni; camminava stando ben attenta a non battere i tacchi delle scarpe e scrutava ad ogni passo dove posava il piede. Questo, però, le fece perdere le tracce dell’uomo; l’aveva visto, o meglio credeva di averlo visto, svoltare da quella parte ma ora non ve ne era più traccia. Finalmente percepì il rumore di una chiave che girava in una serratura provenire dal primo piano del palazzo: s’incamminò in quella direzione. Orami non si chiedeva più in cosa consistesse il gioco, era troppo eccitata da quell’inseguimento per non voler andare sino in fondo.
Raggiunse il primo piano e si fermò ad osservare le cinque ...
... porte che si aprivano su quel pianerottolo, nessuna di esse le forniva il minimo indizio, pensò quindi di avvicinarsi per origliare su ciascuna di loro in modo da scoprire qualcosa di più. Dalla prima porta non veniva alcun rumore così come dalla seconda, appoggiò allora l’orecchio alla terza ma, proprio in quell’istante questa si aprì.
Una mano, forte e determinata, l’afferrò per l’avambraccio e la trascinò all’interno. Marina cacciò un urlo che le venne soffocato in gola dall’altra mano.
- Così mi seguivi?! – più che una domanda era un’affermazione
- Io……. – tentò di parlare lei
- Perché mi seguivi?
Per chi lavori?
- Io non la stavo seguendo! – tentò di giustificarsi lei
- Balle, ti ho notata sin da dentro il bar – affermò l’uomo mentre la trascinava per spingerla su di una sedia.
Marina cadde di peso sulla poltroncina, in quel momento vide finalmente il viso dell’uomo: era proprio quello che aveva ricevuto l’ordine di seguire. In quel momento capì d’essere entrata nel pieno svolgimento del gioco e si rilassò quel tanto sufficiente da farle notare che si trovava in un ufficio. Mentre il suo sguardo tornava sicuro di se si permise d’osservare qualche dettaglio: intanto che l’uomo la fissava torvo lei notò la video cassetta appoggiata sul tavolo, era quella acquistata poco prima in edicola e si trattava di un film pornografico dal titolo “Violenza in ufficio”. In quel momento sentì un brivido gelato scorrerle sulla schiena. Forse il gioco non prevedeva ...