Bondage con Lidia
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
... osservare i palazzi ed i portici di contorno che risaltavano nella luce brillante di quel pomeriggio ventoso. la brezza insistente aveva spazzato via la solita cappa d’umidità e la città risplendeva nei suoi colori naturali sotto la cornice dell’arco alpino, uno spettacolo raro che aveva potuto ammirare mentre scendeva verso il centro dalla sua casa nella prima collina della città. Sono quelle giornate che ben dispongono l’animo e permettono ai sensi di accorgersi della primavera.
Marina chiuse l’auto e s’avviò verso i portici: li percorse con calma, controllando il respiro, non voleva apparire troppo eccitata per quell’incontro, intendeva mantenere l’immagine di serena sensualità e sicura sessualità che si era creata precedentemente. Prima di entrare nel bar posto quasi all’angolo della piazza, deviò dalla sua rotta quel tanto sufficiente a consentirle di posare il piede sui genitali del toro in ottone incastonato nel selciato. Gesto che, come tradizione vuole, porta bene!
Varcò la soglia del Caffè e, subito, cercò lui. La penombra, dopo la luce intensa, non le consentì di riconoscere gli avventori per un istante, poi lo vide! Seduto innanzi ad un tavolino d’angolo nel margine destro in fondo alla sala, appariva come un normalissimo avventore che cercasse un attimo di tregua e di relax nella logorante giornata. Teneva in mano la tazzina di caffè e, nell’altra, una copia del quotidiano locale; leggeva con apparente interesse le notizie ma, ad un esame più ...
... approfondito, si notavano i suoi occhi scrutare di continuo l’ingresso. Quando la vide s’illuminò per un istante poi tornò serio e assorto nella sua lettura. Marina attraversò il locale nella sua direzione camminando normalmente, poi percorse gli ultimi metri che la separavano da lui muovendo tutto il suo corpo con una grazia tale da strappare sorrisi ammirati a tutti coloro che aveva intorno.
- Ciao! – lo salutò
- Ciao – rispose lui con il tono con cui si saluta una vecchia amica
Le fece segno di accomodarsi, quindi piegò il giornale e sollevò, discretamente, una mano in direzione del cameriere. Quando fu certo d’essere visto dispiegò l’indice indicando il numero uno.
Poco dopo giunse al tavolo un altro caffè per Marina. Non si erano detti nulla nel frattempo, solo gli occhi si erano incrociati più volte lanciandosi messaggi in un linguaggio noto solo a loro.
Marina prese la tazzina e sorseggiò il liquido caldo e forte, poi domandò:
- Cosa mi hai preparato oggi?
- Vedrai! – fu la sua risposta.
- La tua fantasia non ha limiti… non deludermi mai! – aggiunse lei terminando con un sospirato – Ti prego!
- Non ti deluderò! E lo sai, per questo sei qui!
- Sei molto sicuro di te! – sottolineò Marina – È questo che mi piace… e che mi eccita!
Lei diede un intonazione particolare all’ultima frase rimarcando il concetto di eccitare. Voleva fargli capire che era già pronta, eccitata, schiava del desiderio, e non poteva attendere oltre.
Lo sguardo, il tono della ...