1. Adam vince sempre


    Data: 16/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tanuus, Fonte: EroticiRacconti

    ... forza della natura, una sorta di prodigio della genetica. Rimasi quasi incantato ad ammirarlo per pochi secondi, ma poi riabbassai nuovamente lo sguardo per afferrare la borsa e guardarmi intorno accertandomi di non avere scordato nulla. Non appena mi alzai per incamminarmi verso l’uscita, sobbalzai nel ritrovarmi davanti il viso di Adam, con i nostri nasi che non distavano più di dieci centimetri l’uno dall’altro. Mi sentii le ossa liquefarsi dentro il corpo, i suoi occhi fissi su di me sortivano lo stesso effetto di una lente d’ingrandimento posta al di sopra una formica sotto il sole di luglio. “Perché mi guardavi il cazzo?”. La sua espressione era seria e impassibile e il tono della voce profondo, penetrante, inquisitorio. A distanza di pochi secondi, a fronte del mio silenzio assoluto, ripeté nuovamente la stessa domanda: “Perché mi guardavi il cazzo?”. Sta volta se possibile, persino con maggiore enfasi. A quel punto, in preda al panico più totale, cominciai a balbettare qualcosa del tipo: “Eh? Cosa? Io non… io non…”. Nel frattempo facevo di tutto per tentare di divincolarmi da quel contatto visivo stritolante, cercando una via di fuga da quegli occhi che mi stavano trafiggendo. Fu allora che la sua mimica facciale improvvisamente mutò e assunse un’espressione tra il disgustato e l'insofferente. Una frazione di secondo dopo, senza nemmeno avere ben chiara la dinamica, mi ritrovai disteso a terra. Credo mi abbia fatto perdere l'equilibrio con un rapido movimento delle ...
    ... gambe, urtandomi e facendomi perdere aderenza con il terreno. Fortunatamente rimasi illeso perché mi afferrò per la maglia col suo braccio poderoso poco prima che potessi impattare con il pavimento. Si chinò su di me e ricominciò a fissarmi negli occhi da distanza molto ravvicinata. Stavolta sul suo viso vidi apparire un sorriso, che una sorta di tensione malefica faceva somigliare più ad un ghigno beffardo. "Visto che ti piace tanto, te lo faccio vedere più da vicino, cosa dici?". Con un movimento scattante si rialzò e si posizionò in maniera tale che io mi ritrovai ad avere i suoi piedi scalzi ben piantati rispettivamente a destra e a sinistra della mia testa, con i suoi talloni che mi toccavano spalle. Io ero paralizzato dalla paura, e non mi azzardai a muovere un singolo muscolo. Dopodiché fece un piccolo balzo in avanti, divaricando le sue possenti gambe, flesse le ginocchia, e in un attimo vidi precipitare verso di me il suo fondo schiena, che in quel momento era rivestito solo di un paio di boxer grigi. Mi ritrovai con il naso piantato tra i suoi glutei tonici e carnosi e potevo sentire distintamente i suoi testicoli caldi che poggiavano sulla mia fronte. "Cosa dici? È abbastanza vicino adesso? Riesci a vederlo meglio". E mentre pronunciava queste parole con tono sarcastico e compiaciuto, cominciò a oscillare lievemente con il bacino avanti e indietro. Udendo le risate sguaiate dei suoi due compari, che nel frattempo avevano assistito a tutta la scena, mi resi conto per ...
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