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La dolce sorellina Elena
Data: 15/04/2019, Categorie: Hardcore, Tabù Prime Esperienze Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... minuti essendomi accertato che il cuore batteva regolarmente provai a scuoterla e niente ! Perfetto. Avrebbe dormito profondo almeno un’ora! La adagiammo meglio sul divano. Poi andando a prendere una coperta gliela passammo sotto il corpo, poi dato che la vecchietta era magra e leggera (55 kg per uno e quarantotto di statura a sentire lei e la sua bilancia … bla … bla …) dissi a mia sorella di trasportarla a casa sua. Le prendemmo le chiavi ed andai di corsa ad aprire la sua di porta. Tornai e dissi ad Elena. “Prendila, … sì con la coperta,… di lì e lì - … e per il Cielo !- non mollarla!...al tre!...” “Ok … vai !” “… uno … due … tre!” La prendemmo per la coperta e tenendola a mezzo metro da terra la trasportammo per un lungo minuto fino a casa sua. La adagiammo sul suo letto e dopo esserci ripresa la coperta, lasciatala lì a dormire, tornammo nella “nostra“casa del giudice. “Porca troia ! L’hai sentita la bacucca ? “Non devi andare a studiare ? …” Quella ci sta proprio spiando a casa nostra !” Disse Elena seccata. “… vuoi lasciar perdere ? Per stavolta forse è meglio che …” “Che vada affanculo ! E la prossima volta raddoppia la dose ! … Quanto gliene hai messo ?” “14 o 15 non ricordo bene !” “Bah … andiamo a dar da mangiare a Remo !” Demmo da mangiare al siamese che continuava a strusciarsi su me ed Elena ai piedi e gambe. Eravamo i suoi amorevoli graditissimi padroncini sostitutivi. Mangiò e poi andò sul suo amato tappeto del soggiorno. Spensi ...
... le luci inutili. Fummo liberi. Volevo parlare liberamente con la vecchia fuori dalle palle. Elena mi disse di riprendere a parlare piano. Nostra madre poteva già essere tornata. Fanculo alla vecchia che ci ha fatto perdere tempo. Tutto il dialogo era sussurrato. Mi tolsi le scarpe avendolo visto già fare a lei. Mettemmo le scarpe sotto il mobiletto dell’ingresso. Mi disse di andare in cucina. Chiesi: “Perché …? Abbiamo sempre fottuto in bagno!” “Più siamo lontani dalla vecchia meglio è … metti che si risveglia?! Io non vado certo a riaprire !” In cucina si tolse la gonna e la appese ad un sedia. Poi lasciò cadere le mutandine e prontamente gliele raccolsi per baciarle un po’ il suo culetto ancora pienamente adolescenziale dalle forme benché piccole, sempre definite. Il suo pelo invece restò premuto contro il mobiletto del lavandino. Più avanti metà della serranda che finisce in balcone era calata. La luce era decisamente crepuscolare. Complice la freschezza dell’aria collinare che entrava nella stanza ci sentimmo felici, freschi, e rilassati. Lei da parte sua gradì quei bacetti estemporanei. Mi premeva e ricambiava le movenze premendo l’ano sulle labbra a s**tti per il solletico, ansimando. Poi mi disse : “… Vedi se in frigo c’è un po’ di burro …” Andai a vedere. Ce ne erano varie formine rettangolari. Chiesi: “Beh … quanto ?” “Dai quattro almeno … ah c’è pure uno jogurt al cioccolato; ce l’ho messo io ! Prendilo!” Ritornai davanti a lei con lo jogurt e ...