1. Godere nella vergogna vi


    Data: 13/04/2019, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... solo il giro dell’isolato, così dopo pochissimo risvoltammo sulla stessa via di Mia.
    
    In lontananza la vedemmo camminare su quel marciapiede. Le gambe stupende fasciate dalle calze ed il culo risplendeva sotto le luci dell’auto di Gaston. Era l’apoteosi della volgarità il ritratto tipico della puttana sul marciapiede in attesa dei clienti
    
    “Te l’ha mai detto nessuno che sembra nata per fare la battona? Ma ormai l’hai capito pure tu e questo sarà solo l’inizio”.
    
    Inutile mostrarmi offeso ,da come avevamo lasciato correre gli eventi non ci avrebbe creduto nessuno, così fingendo libertà di vedute gli confessai che avevamo deciso di passare le nostre vacanze a Parigi cercando qualche trasgressione alla monotonia sessuale.
    
    Ormai non protestavo neppure più quando lui le metteva addosso gli epiteti più volgari .
    
    “Cosa potrei dire di diverso e poi quando vi ho incontrati la stavi facendo passeggiare tu come una puttana. Guardala ,si vergogna ma non si ribella, per questo credo che non si ribellerà a qualunque cosa le potrò chiedere, del resto sari stupit anche tu della sua disponibilità”
    
    Seguivo a malapena le sue parole tanto ero attratto da Mia che camminava nuda sul marciapiede
    
    Illuminata dagli abbaglianti di Gaston Mia si girò verso di noi . Non avrebbe potuto sapere chi occupasse quell’auto e, probabilmente per paura e vergogna, si rannicchiò in un angolo di una casa per nascondersi.
    
    Non avevo la forza di reagire, in fondo era il gioco che avevamo fatto la ...
    ... sera prima e continuato nelle nostre fantasie nella nostra camera d’albergo. Ritornai alla realtà quando dopo averla raggiunta Gaston le disse di risalire in auto. Aprì la portiera dal mio lato , si sedette vicino a me e Gaston rimise in moto l’auto. Io ero eccitato, portai una mano sulle tette di Mia, i capezzoli erano tesissimi. LA sentivo ansimante, silenziosa. Le accarezzai una gamba e poi scivolando sulla calza fino alla coscia nuda e seguendo i laccetti del reggicalze raggiunsi il suo sesso constatando quanto stesse grondando di voglia e forse del piacere di essersi esibita così vergognosamente. In silenzio entrambi eccitati ed incuranti della presenza di Gaston ci lasciammo andare. Mia mi infilò la mano nei pantaloni. Eravamo consapevoli della nostra depravazione e ne stavamo godendo fino a raggiungere insieme l’orgasmo. Gaston non esisteva più, l’auto non esisteva più, esistevano solo la mia voglia di lei ed il suo abbandonarsi nelle mie mani. Senza esitazione lasciai che le sue mani si appropriassero del mio sesso desideroso di provare piacere. Fuori dal tempo la sentii gemere titillandolo il punto più sensibile del suo sesso mentre lei aveva continuato un dolce ma incontrollato movimento sulla mia verga ancora più tesa. Ma sadicamente Gaston interruppe le nostre voglie , fermò l’auto “Vedo che tua moglie si è data da fare, bene visto che le piace esibirsi e comportarsi da troia , avrei un’altra idea.”
    
    Sempre che il racconto susciti l’interesse dei lettori Mia ed io ...
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