1. Godere nella vergogna vi


    Data: 13/04/2019, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... per lo stato di eccitazione in cui mi trovavo.
    
    “vedere sin dove sai arrivare” mi disse con un sorriso Quelle parole furono per me un altro duro colpo allo stomaco e per un attimo sperai che non desse seguito a quelle parole. Lo guardi quasi con terrore mentre lui continuò.
    
    “Per adescare qualcuno e calarti completamente nella parte devi toglierti il vestito. Avanti, levalo, ti voglio nuda come la puttana che sei”
    
    Quel tono così imperioso mi fece sussultare, ebbi paura e, senza nemmeno rendermene conto, ubbidii ed abbassai l’abito che cadde ai miei piedi, restando completamente nuda in calze e reggicalze in mezzo alla strada,
    
    Gaston sorrise soddisfatto e scattò un’altra foto. Poi si chinò e raccolse l’abito che era caduto in terra. Dovetti alzare meccanicamente prima un piede e poi l’altro, in modo che potesse raccoglierlo.
    
    “Ora da brava puttana obbediente – disse ancora Gaston – attraversi la strada e cammini fino in fondo alla via da sola mentre io risalgo in auto con tuo marito e passiamo più tardi a riprenderti.”
    
    Lo guardai terrorizzata, voleva davvero lasciarmi sola e nuda in quella strada solitaria?
    
    “No. Vi prego, no”
    
    RODOLFO
    
    Con il mio consenso uno sconosciuto stava usando la mia adorata mogliettina come una puttana. Se fosse passato qualcuno non avrebbe avuto dubbi nel considerarla una volgare puttana che, vicino ad un’auto ferma, cercava di abbordare dei clienti. Non ci potevo credere, Mia sempre così pudica aveva ubbidito a quelle ...
    ... assurde richieste e senza protestare si era sfilata l’abito restando con indosso unicamente calze e reggicalze. Lo spettacolo era eccitante. La guardai e lei mi fissò come impaurita. Un altro flash la immortalò su quel marciapiede . I capezzoli tesi sembravano esplodere dimostrando quanto anche lei si stesse eccitando. Il cuore mi batteva mi vergognavo e nello stesso tempo ero paurosamente eccitato.
    
    Poi quell’ordine di Gaston a cui lei non provò neppure ribellarsi.
    
    Si spostò dal lampione fece quattro passi , si bloccò sentendo il rumore di un’auto in lontananza. Impaurita si fermò coprendosi le tette con un braccio e portando una mano sul sesso. Gaston la abbracciò tenendola per le spalle rivolta alla strada. Le prese le braccia trattenendole lungo i fianchi “cosa fai, lasciati ammirare” .
    
    Fui scosso dai brividi nel vedere i fari dell’auto avvicinarsi a noi. Ero nel panico nel vederla offerta nel suo nudo integrale. L’auto passò ed il guidatore forse sorpreso buttò per un attimo gli abbaglianti su quel corpo di donna così volgarmente offerto.
    
    Rallentò fermandosi proprio davanti a lei. Gaston la spinse verso l’auto scostandosi da lei, Per un attimo temetti il peggio, ma l’unica cosa che successe furono solo alcuni lampi di flash che immortalarono Mia dopo di che l’auto ripartì. La vidi persa incapace di reagire mentre Gaston risalendo in auto con me ripartì abbandonandola nuda su quel marciapiede.
    
    “ma che fai, non puoi lasciarla in mezzo alla strada nuda, ritorna ...
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