Villa mary....ovvero la fucina dell'eros
Data: 06/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... coccolone".
L'indomani, già nel tardo pomeriggio, avevamo il palo per la pole-dance ed erano state eliminate quattro piccole pareti di cristallo, oltre alla porta.
Il letto, eliminata la spalliera, fu tolto dalla parete, sistemandolo quasi al centro della stanza, cosicché si potesse passare tutt'intorno.
Furono aggiunti altri due divanetti, presi dalla sala esterna, creando così altre due comode alcove.
Ora non restava che aspettare il venerdì, ma l'ansia, specie delle due donne, era alle stelle.
Fortunatamente tra le due si era creata una buona armonia, quasi si conoscessero da una vita.
Flavia provava il suo numero per lo meno un tre ore al giorno e Vittorio, da ballerino provetto qual era, propose una sensualissima "Bachata".
Avevo ordinato ad un sexy shop on line, vari falli, tra cui due strap-on e delle candeline per la torta, a forma di piccoli cazzi che presentavano, alla base, ognuna le sue immancabili palline.
Il giovedì mattina mi chiamò Giorgio per informarsi se e come procedevano le cose ed io, senza entrare troppo nei particolari, gli confermai che tutto era pronto e li aspettavamo per il prossimo venerdì sera.
"Va bene per le ventuno?" chiese infine.
"Perfetto, così la festa può iniziare con una invitante cena fredda, offerta dalla casa."
Il venerdì mattina le donne non le vedemmo proprio. Prima l'estetista e poi la parrucchiera ed infine Flavia si offrì a far da truccatrice per mia moglie.
Avevo chiesto al cuoco di preparare ...
... della carne, da poter mangiare anche fredda, e dei contorni. Non si smentì preparò un "Arrosto Morto" come lo fanno in Garfagnana, con delle creme di peperoni e melanzane, oltre a insalata russa, freschissima, il tutto accompagnato da un "Brunello di Montalcino", che avrei portato su dalla cantina non prima delle otto di sera e aperto una mezz'ora prima di sederci a tavola.
Comunque, nonostante la frenesia della giornata, riuscimmo per le diciotto a completare tutto.
Ebbi il tempo di fare una doccia e radermi di nuovo, e alle diciannove ero pronto: doppio petto grigio scuro, camicia bianca, una cravatta artigianale "Sette pieghe" di colore bleu con un pois chiaro fazzoletto intonato e scarpe nere.
Scesi nello studio e, per rilassarmi dall'ansia che mi aveva assalito, versai in un "ballon" di cristallo, un cognac liscio, che sorseggiai da solo nella più assoluta tranquillità.
Da un leggero vocio, capii che anche mia moglie era scesa, per cui mi portai sull'uscio e la vidi.
Era stupenda!
Fasciata in un tubino nero, senza bretelle, stretto a punto giusto, tale da mettere in risalto le sue meravigliose tette anche ed il suo culetto leggermente sporgente all'indietro. Un push-up, forse un tantino più piccolo di quello davvero occorrente, le conteneva il seno, permettendo ai capezzoli di far capolino fuori e così lo strofinio della stoffa dell'abito provvedeva ad indurirli, facendoli apparire sfacciatamente provocanti.
Calze a rete con riga dietro, sicuramente ...