1. Villa mary....ovvero la fucina dell'eros


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... baciandomi appassionatamente.
    
    “Che bello riempitemi. Vi sento tutti e due nella mia pancia, dai muovetevi” urlava.
    
    “Mary è bellissimo mi sento piena, ti prego stringimi la mano, è troppo bello!! e voi non fermatevi muovetevi di più.”
    
    Difatti mia moglie, stava subendo lo stesso trattamento da Niccolò e Marco, che accanto a noi la scopavano come forsennati.
    
    Ma cosa stava succedendo all'altro trio?
    
    Flavia era una vera maestra nell'uso del fallo di lattice e dai colpi che stava assestando era chiaro che Ester era in visibilio.
    
    Vittorio non ce la faceva più, poverino; desiderava partecipare, ma l'unico buchino a disposizione era quello del culo della compagna.
    
    Forse le chiese il permesso o forse no, fatto sta che le lubrificò l'ano e le si posizionò dietro.
    
    Si udì un urlo come di animale ferito, ma subito seguito da ansimi e mugolii profondi, che durarono circa tre o quattro minuti, poi fu Vittorio a palesare con un urlo la sua vittoria.
    
    Da quel momento in poi, tutto il locale risuonò di rantoli e sospiri che si susseguirono ...
    ... fino agli urli di vittoria degli altri.
    
    Dopo diversi minuti di abbandono, seguito all'appagamento dei sensi di ognuno, il rintocco della mezzanotte ci riportò nel mondo reale.
    
    Era il momento della torta, addobbata con le candeline a forma di cazzetti, per la nostra meravigliosa Elena.
    
    Tanti auguri a te, tanti auguri a te, e furono spente le candeline.
    
    Mangiammo la torta e bevemmo uno spumante dolce molto buono ma essendo la notte ancora giovane i giochi ripresero.
    
    Il brindisi finale fu fatto quasi all'alba, quando Maria, Ester e Flavia si ritirarono ed Elena rimase da sola con noi, quale unica regina della serata.
    
    Ebbe modo di gustarsi i nostri cazzi in bocca e in figa, per poi godersi una incredibile ed abbondante sborrata in faccia e sulle sue magnifiche tette da parte di noi tutti e cioè: mia, di Niccolò, di Marco, di Vittorio e del suo maritino.
    
    Per quel che mi riguarda, volli chiudere declamando:
    
    "Nella speranza che questa non resti come sola ed unica nuvola passeggera", AUGURI, Elena: altri cento giorni come questi. 
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