1. Villa mary....ovvero la fucina dell'eros


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... dentro di lei, facendola sobbalzare. Mugolava ed ansimava, mentre l'attività del dito le faceva produrre ancor più umori.
    
    Nel godersi il momento, aveva i suoi meravigliosi occhi chiusi e, mentre ci masturbavamo, le nostre bocche si erano unite.
    
    Mi staccai e, tolto definitivamente lo slip, mi posizionai con la testa fra le sue bellissime cosce, offrendo, nel contempo, alla carnalità della sua bocca, il mio cazzo esacerbato.
    
    Sapeva succhiare e leccare e la sua era un'attività magistrale. Sentii la sua lingua che lo avvolgeva e lo percorreva dalle palle al glande.
    
    Sapeva straziarti di piacere, e nel momento che lo stava prendendo in bocca, quasi a ripensarci, ricominciava a leccartelo.
    
    Intanto il mio viso era divenuto fradicio dei suoi umori; il clitoride appariva come un cazzetto duro e grosso e riuscivo a mordicchiarlo. Finalmente me lo inglobò completamente in bocca, ma, prima di farselo scivolare in gola, ne succhiò la cappella con avidità.
    
    Al nostro fianco, Giorgio si stava dando da fare con mia moglie.
    
    L'aveva messa a pecora e le stava leccando culo e figa.
    
    Dal movimento di Mary era chiaro che la cosa le stava piacendo da matti: stava già ritmando l'amplesso.
    
    Ad un certo punto l'uomo si fermò e si posizionò dietro; poi, con un solo colpo, la penetrò.
    
    Un grido appena soffocato e poi il letto cominciò a muoversi al ritmo della cavalcata.
    
    Io ed Elena ci fermammo e ci girammo verso di loro.
    
    Mi tolsi dalla posizione del sessantanove e mi ...
    ... distesi su di lei.
    
    Cercai di sbottonarle il bustino, ma lei non volle.
    
    "No - volle precisare - mi piace il suo contatto sulla pelle: mi fa sentire più troia. Prendimi così, ne ho desiderio. Sei durissimo, lo voglio dentro."
    
    Alzò le gambe e mi offrì la sua vagina, oscenamente aperta.
    
    Entrai lentamente; volevo che percepisse, centimetro dopo centimetro, il mio cazzo mentre avanzava dentro di lei.
    
    "E' immenso... dai, scopami... voglio sentirti di più - e, così dicendo, guardò il suo uomo - Amore è bellissimo... mi sta facendo impazzire".
    
    Giorgio, spronato da quelle sue parole e un po' meravigliato, chiese a mia moglie:
    
    "Tu non dici nulla! Dille che stai godendo, lo sento"
    
    Maria era, a sua volta, partita per il suo mondo parallelo. Era il mondo dei suoi orgasmi, dove riusciva a diventare leggera e pronta a spiccare il volo.
    
    Io lo sapevo: la conoscevo bene.
    
    Elena era prossima all'orgasmo; i suoi movimenti, uniti ai fremiti che la squassavano, divennero convulsi, tanto da farsi fuoruscire il cazzo dalla figa. Era partita per la tangente ed i suoi movimenti scomposti, fatti di spinte forsennate del proprio bacino contro il mio, stavano accelerando anche il mio piacere.
    
    Nel momento in cui le rientrai dentro, lei venne squirtando e urlò di nuovo tutto il suo godimento.
    
    Sia io che Giorgio ci ritirammo, senza sborrare, dal corpo delle nostre femmine.
    
    Fu un patto tacito, senza nessun accordo precedente, ma bisognava conservare tutta la nostra liquida ...
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