1. Villa mary....ovvero la fucina dell'eros


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... sicuramente più di novanta chili, viso abbronzato con bocca carnosa e occhi neri. Capelli rasati e una caratteristica che avevo notato mentre parlavamo: il suo mostrare la lingua mentre si umettava le labbra. Sicuramente palestrato, insegnava balli latino-americani e, dal pacco che si vedeva tra le gambe, doveva avere un cazzo di tutto rispetto.
    
    Certo, tra la bellezza della gioventù e il fascino della maturità, potevamo definirci un bel quadretto.
    
    Appena riuscii a liberarmi dalle incombenze che spettano ad un uomo di affari come me, li raggiunsi in piscina con un aperitivo per tutti e brindammo alla nostra amicizia.
    
    Restava da trovare ancora un altro paio di maschietti, ma per quel pomeriggio non volevo assillare nessuno.
    
    Difatti passammo un pomeriggio di meraviglioso relax e alle diciotto e trenta i clienti del parco andarono tutti via.
    
    Chiesi al cuoco cosa era rimasto per noi, di già pronto; rispose che c'era della pasta al forno e sformato di carciofi quasi intero. Feci preparare per cinque e liquidai tutto il personale. Alle diciannove e trenta, ci mettemmo a tavola e consumammo la nostra meritata cena.
    
    E siccome a tavola non si invecchia, tra una chiacchiera e l'altra si erano fattele 22,30.
    
    "Che ne dite di chiudere tutto e andarcene a nanna?" propose Maria
    
    "Per me va bene - rispose Niccolò - e voi? - rivolto ai ragazzi.
    
    "Benissimo, solo porto su una bottiglia di acqua minerale" disse Vittorio.
    
    Anche se un paio di bottigliette erano nel ...
    ... frigobar, non obiettai e portò su una bottiglia grande con due bicchieri.
    
    "Mentre io chiudo tutto, avviatevi pure" dissi e mi diressi verso l'ufficio.
    
    Impiegai una decina di minuti per inserire l'antifurto e serrare tutti gli ingressi, e salii anch'io al primo piano.
    
    Dalla camera dei ragazzi proveniva un certo trambusto e, essendo la porta solo accostata, passandoci davanti si riusciva a capire che ci stavano dando dentro alla grande. Distratto dai gemiti e cercando di spiare, inciampai nella Savonarola che si trovava nel corridoio.
    
    "Chi è?" sbottò Vittorio.
    
    "Scusatemi: stavo entrando in camera mia" dissi.
    
    "Entra pure, stavamo provando il numero per venerdì sera".
    
    Difatti Flavia nuda provava la sua "lap" strusciandosi sul basso ventre del compagno con una grazie e una sensualità che mi fece indurire il cazzo.
    
    Mi avvicinai ulteriormente al letto e lui, scostando il lenzuolo, mostrò il cazzo che in quella occasione sostituiva il palo e, che palo, per l'altra danza.
    
    Con un zampata Flavia mi abbassò lo slip, facendo balzare fuori il mio affare, bello duro e, mentre si contorceva su Vittorio, si piegò e se lo prese in bocca.
    
    Le lasciai solo il tempo di tre o quattro succhiate, poi mi staccai.
    
    "Dai... voi continuate pure; io vado in camera, mia moglie mi aspetta".
    
    Accompagnato da un sorrisetto ironico della donna, mentre Vittorio continuava ad impastare culo e tette, mi allontanai e raggiunsi camera mia.
    
    Era vuota e la porta intercomunicante ...
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