1. Quando la realtà supera il porno


    Data: 29/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    ... da troppo tempo. Non m’importava di quelli che mi scrivevano sui siti porno, senza nemmeno sapere chi si celasse dietro il mio pseudonimo, sostenendo che volevano incontrarmi per fottermi. Io volevo succhiarlo al mio caro amico. Stranamente, la voglia mi venne quando si fidanzò con Maria e mi raccontò tutte le loro perversioni. Luca mi aveva raccontato, e non so se è vero, che facevano giochi di ruolo durante il sesso, che lei a volte lo faceva eccitare solo per divertimento e poi lo lasciava a bocca asciutta ridendo del suo cazzo indurito.
    
    Mi aveva raccontato che lei si faceva baciare e leccare i piedi, che si faceva sborrare in bocca. A me era venuta una gran voglia di chiavarmeli entrambi. Non sapevo se loro due sarebbero stati disposti a fare un bel trio. Intanto mi godevo con la bocca il cazzo di Luca. Assumevo espressioni sempre più femminee. Il suo cazzo diventava sempre più duro, glielo strinsi in mano masturbandolo e gli leccai le palle, iniziando anche a succhiarle. Poi risalii fino alla punta, richiudendo la mia lingua nella pelle che copre la cappella e facendo un bel risucchio. Lo guardai negli occhi per vedere quanto stava godendo e vidi che aveva la bocca spalancata.
    
    “Ti piace?” domandai con una voce da troia arrapata.
    
    “Sì, puttana!” rispose Luca spingendo la mia testa verso il suo cazzo “continua”.
    
    “Oh sì, dimmelo ancora che sono troia”.
    
    “Puttana!” esclamò Luca, sempre più arrapato.
    
    “Ah sì, sono la tua puttana, la tua troia!” esclamai ...
    ... masturbandolo con sempre più vigore. Avrei voluto farmi sborrare subito in bocca, ma volevo che mi inculasse prima. Gli sputai sul cazzo e subito dopo raccolsi di nuovo la mia saliva, ingoiandola. Gli ripresi il cazzo in bocca e me lo infilai fino in gola, quasi soffocando, per imitare le pornostar che tanto piacciono a lui. Mi alzai da terra con un movimento molto femminile e facendo una smorfia simile a quella che fanno le donne arrapate e vogliose. Lo guardai negli occhi e mi venne voglia di baciarlo. Ci provai, ma mi respinse “No, questo no!” esclamò!
    
    “E dai!” insistetti toccandogli il cazzo. Questa volta non seppe resistermi e si lasciò baciare sulle labbra. Aprì persino la bocca e gli infilai la lingua dentro. Lo strinsi forte a me facendo combaciare i nostri cazzi. Lo baciai sul collo e poi mi voltai, mettendomi a pecora: “mettimelo in culo” lo invitai.
    
    Puntò il cazzo nel mio culo peloso ed avvertii un brivido di piacere già mentre cominciava a entrare con la cappella. “Vai, più dentro, vai, porco!”
    
    Sentivo tutto il cazzo scivolare dentro. Ho un buco abbastanza largo, grazie alle numerose esperienze passate. Ma in quel momento per me niente equivale alla bellezza del suo cazzo.
    
    “Sì, dai, fottimi! Fottimi il culo!” ripetevo per eccitarlo. Lui mi chiavava sempre più forte.
    
    “Troia! Puttana!” esclamava. E più mi diceva quelle parole, più godevo, perché capivo che lui stava godendo grazie a me.
    
    “Sì, sì, continua” ripetevo per incitarlo e io lo sentivo sempre più ...
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