1. Quando la realtà supera il porno


    Data: 29/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    ... fatto è che mi diverte pensarti arrapato. Dimmi, te la sei fatta almeno una sega?”
    
    Luca non riuscì a trattenersi un sorriso divertito “Sì, lo ammetto: l’ho letto mentre mi segavo” rispose “però nella realtà una cosa del genere non l’accetterei mai” ci tenne a precisare.
    
    Sono effettivamente tante le cose che sogniamo di fare e che poi nella realtà ci disgustano, così come sono tante le cose che diciamo che non faremmo mai, eppure, quando ci troviamo nel contesto, ci piacciono e godiamo.
    
    “Chissà” dissi io “credo che non dovremmo escludere alcuna possibilità”.
    
    “Ah no, io molte le escludo e come!”
    
    “Hai letto anche altri racconti? Ce n’è qualcuno che ti è piaciuto?”
    
    “Sì, sì, ma guarda che non sono male i tuoi racconti. Forse mi sono espresso male: hanno un buon potenziale, ma dovresti svilupparli meglio”.
    
    “Capisco, però questi voglio lasciarli così come sono. Magari scriverò altri racconti, più costruiti”.
    
    “A proposito, perché non hai descritto la protagonista?”
    
    “Così, ogni uomo potrà immaginarsela come vuole”.
    
    “Sì, in effetti non è una cattiva idea”.
    
    “Scommetto che è per questo cheti è venuto ancora più duro, vero?”
    
    “Durissimo” ammise divertito “anzi, mi si sta indurendo di nuovo”.
    
    “Davvero?” dissi assumendo un’aria seria e tesa, con le labbra che mi fremevano “fammelo vedere”.
    
    Lui sgranò gli occhi. Tacque un attimo e mi domandò, stupito: “Come sarebbe “fammelo vedere”? Non capisco” continuò sconvolto Luca, scuotendo la testa “perché ...
    ... vuoi vedere il mio cazzo duro?”
    
    “Ma dai” dissi con il respiro che mi mancava e le labbra che mi tremavano “siamo amici, non ti vergognerai mica” e gli misi una mano sul cazzo.
    
    “Che stai facendo?” domandò Luca, confuso.
    
    “Ti prego, fatti fare un pompino” lo supplicai, tirando fuori la lingua e mordendomi le labbra.
    
    Lui mi fissò immobile e cominciò a sudare. D’un tratto scattò dalla sedia e cominciò velocemente a sbottonarsi i pantaloni. Tirò fuori il cazzo e me lo puntò in faccia. Io sorrisi, soddisfatto, mi inginocchiai e lo presi in bocca, masturbandolo contemporaneamente con le dita della mano destra. Essendo anche io un uomo, so bene come provocare piacere sessuale ad altri uomini.
    
    Quelli che dicono “se fossi una donna, sarei una vera troia” mi fanno ridere. Io sono uomo e riesco a essere una gran troia. Conosco bene i versi che bisogna emettere per eccitare gli uomini. Conosco bene le parole da dire per farli arrapare e persino per farli sborrare. Le conosco bene perché sono le parole che vorrei sentirmi dire io dalle donne.
    
    “Sì, che bel cazzo” dicevo mentre glielo succhiavo “che buono che è”.
    
    “Sei una troia” mi disse Luca “ah sì, che puttana”.
    
    Provai un gran piacere a essere chiamato così e gli feci un vero sorriso da troia, leccandolo con ancora più gusto. Più glielo succhiavo, più il mio cazzo si gonfiava nei miei jeans: dovetti aprirmi almeno la zip e toccarmelo un po’.
    
    Sognavo da tempo di succhiare il cazzo di Luca , era un desiderio che celavo ...
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