Giada e Giulia 2
Data: 27/03/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: sandeepgupta, Fonte: EroticiRacconti
... piena di eccitazione. "Bene, prendi il tuo posto."
Così Giada si mise al proprio posto con i piedi nudi in viso.
"Mi sento benissimo con te qui sotto, non avrei mai pensato un giorno di avere una schiava personale e quanto potesse essere divertente e rilassante."
Giada sentite quelle parole realizzò ancora una volta in cosa si era cacciata. Era totalmente nelle mani o meglio, nei piedi di Giulia. Ma era un abbraccio morbido e non aveva nulla da temere finché stava al gioco, anzi, se questo comportava anche altre ricompense, non vededeva l'ora di giocare.
Giulia diceva frasi per sottolineare la propria superiorità compiacendosi e ridendo, chiedeva domande retoriche tipo:"chi è la più bella del reame" in cui la risposta di Giada era: "siete voi mia Regina".
Quella serata finì in maniera molto tranquilla in quel modo. Entrambe non potevano credere di quanto fosse stato facile ottenere qualcosa che volevano. Per Giulia una schiava, per Giada una collana da 1000€ e potenzialmente altri regali costosi, al prezzo di subire quello che già aveva subito.
Il giorno seguente, Giada uscì presto per andare in biblioteca. Al suo rientro in casa attorno all'ora di pranzo tornò anche Giulia, che entrando disse: "Ciao, non mi saluti?" Giada mentre stava cucinando disse:"Ciao Ciao, sono occupata adesso."
Giulia rimase come scocciata. Si tolse le scarpe e si mise sul divano in attesa di pranzo.
Una volta a tavola le due parlarono del più e del meno e ad un certo punto ...
... un po' scocciata Giulia disse:"guarda che anche al di fuori del divano la prima volta che mi vedi nel giorno devi salutarmi venendo mi incontro alla porta. Così inizi male però..."
"Scusa Giulia, mi ero dimenticata che dovevo fare quello anche al di fuori del divano..."
"Si...va bene poi ci regoliamo dopo..."
Infatti dopo pranzo, Giada fu invitata caldamente nel regno divano.
Giada si inginocchiò e mise i piedi di Giulia sull isola, tolse delicatamente i ped socks bianchi, per poi baciare gli anelli dal lato delle piante dei piedi con devozione.
Fece per rimettere le calze a Giulia ma questa disse: "aspetta! passamele, ti devo impartire una punizione, che poi dovrebbe essere un piacere ed un onore per te mangiare le mie calze sudate..."
Giada impallidì, odiava quella sensazione di soffocamento e di sudore che quella pratica comportava.
Decise di ceracare di impietosire Giulia, magari facendo un gesto umiliante ma più accettabile. Aveva notato che Giulia amava quando si rendeva patetica e umiliata. Prese l'iniziativa e decise di scusarsi a parole chiedendo pietà, alternando la parola pietà a baci sulle piante dei piedi. Il contatto era morbido e leggermente appiccicaticcio per il sudore, ma cercava di non pensarci.
Dava baci veloci ma passionali, guardando Giulia negli occhi che era rimasto stupita ma molto sorridente, sembrava apprezzare moltissimo.
"Ohhh come faccio a punire una ancella così devota... Sei perdonata questa volta. Le tue labbra sono ...