1. Giada e Giulia 2


    Data: 27/03/2019, Categorie: Feticismo Autore: sandeepgupta, Fonte: EroticiRacconti

    ... queste parole. Doveva chiamarla solo Regina o Dea, doveva eseguire sempre e prontamente i suoi ordini, in caso contrario erano previste punizioni corporali ed umiliazioni non specificate. Questo non la allettava, ma allo stesso tempo, era sicura che avrebbe fatto del suo meglio per stare al gioco. In più se si comportava bene erano previsti altri doni.
    
    Le mansioni dovute erano di curare in tutti i modi richiesti dalla regina le sue regali estremità, rispettarle ed adorarle come è dovuto, insieme alle calze e alle scarpe, apprezzarne l'odore ed il gusto. Queste parloe spaventavano un po' Giada, ma le ricompense erano comunque maggiori.
    
    Erano descritte le mansioni di come prendersi cura delle estremità, come imparare massaggi, utilizzare creme da mettersi sul viso ecc. Era infatti proibito a lei utilizzare qualsiasi tipo di trucco sul viso quando utilizzava la collana del suo status, perché qualsiasi cosa avrebbe potuto contaminare i regali piedi. Il suo viso doveva essere pulito e su richiesta doveva mettersi della crema idratante destinata alle piante della sua Regina. Erano termini strani e duri ma per una collana d'oro e potenzialmente altro, Giada era disposta ad accettarli.
    
    In seguito era finalmente specificato che baciare gli anelli significava baciarle gli anelli dei piedi come saluto ogni volta che la vedeva, se aveva scarpe o calze andavano tolte e andava fatto il saluto e poi rimesse. Ogni volta che le era richiesto era tenuta a farlo, anche al di fuori del ...
    ... regno, se questo non veniva fatto era prevista una pena severa. Poi, congiungere le catene significava avere i piedi in faccia, o vicini alla sua collana, poiché le cavigliere e la collana erano fatte dello stesso filo d'oro. Anche questo era tenuta a farlo al di fuori del regno se richiesto.
    
    Queste erano regole difficili, specialmente se le fosse stato richiesto in pubblico, ma era sicura che Giulia non si sarebbe spinta a tanto. Questa regola in effetti non le piaceva affatto.
    
    A quanto pare era tutto. Giada non ci pensò molto e accecata dai gunadagni facili firmò in pratica il suo contratto di schiavitù. Cosa che era nemmeno tanto velata dal momento che il titolo che accettava di ricoprire era di 'principessa ancella dei piedi'.
    
    Giulia era gioiosa e sorrideva. "Benissimo ti nomino ufficialmente, Principessa ancella dei piedi. Ora mi chiamerai solamente Regina, Dea o padrona." Giulia mise la collana a Giada.
    
    "Ora devi mettermi le cavigliere e gli anelli." Nel fare questo Giulia faceva delle foto alla scena. Giada eseguì.
    
    Giulia aveva disteso le gambie sulla isola del divano, aveva i piedi così ben ornati su velluto rosso pieno di petali di rose con unghie colorate di rosso. Giada doveva ammettere a se stessa che era una bellissima visione. "Bene, saluta la tua regina." Giada che aveva davanti le grandi ed eleganti piante, leggermente inarcate all' indietro, si avvicinò timidamente per baciare gli anelli e così fece delicatamente. Giulia intanto faceva foto era ...
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