Nascita di una troietta (parte 2)
Data: 25/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: amoimaturi69, Fonte: Annunci69
... scorrere lascivamente il mio dito sulle labbra umidicce del buon anziano, toccando anche con malizia i suoi baffi morbidi e pelosi che ricordavano vagamente un ermellino. Gli feci cenno di seguirmi e lo portai nella camera da letto di mio padre. Ho sempre avuto la strana fantasia di perdere la verginità sopra al talamo su cui i miei genitori mi concepirono. E forse, alla luce degli eventi che sarebbero avvenuti di lì a poco, non mi è più così strano capirne le ragioni, ma allora erano ancora nascoste nel luogo più profondo della mia anima. Mi stesi con la grazia di una giovane vergine pronta a concedersi durante la prima notte di nozze, e feci l’occhiolino a quello che sarebbe stato il mio primo bombatore ufficiale. Nele comprese le mie intenzioni, ma non si fiondò subito su di me, dicendomi invece “Aspettami culo all’aria, vado a prendere una cosa in cucina e torno subito da te”. Rimasi un attimo interdetto, ma feci come mi diceva il sensei. Al suo ritorno vidi, dal riflesso sulla finestra, che teneva in mano una bottiglia d’olio d’oliva ...
... e subito capii. Voleva usarlo come lubrificante per il mio povero ano ancora immacolato. “Farò piano, stai tranquillo” mi disse, ma io non avevo paura, anzi, ero ansioso di essere sfondato come una puttana in una gang bang. Nele appoggiò le sue tremanti ginocchia piene di artrosi sul letto, preparandosi a penetrarmi da dietro. Entrò piano, come aveva detto, e io gemetti subito di piacere misto dolore. Lui si preoccupò un attimo, ma io lo rassicurai, “Spingimelo dentro, forte. Non avere pietà”. Il buon vecchio esaudì la mia richiesta e cominciò a fottermi, sempre più forte, sempre più violento. Io urlai. Ah, quanto urlai. Il piacere mi stava inondando, mi stava riempiendo. “Ah Davide… sì, Davide… vengo, sììììììì!”, una marea di sperma uscì dal cazzo duro del mio amante, quella senile sborra entrò nel mio retto senza alcuna resistenza. Urlai ed ebbi così il mio primo orgasmo ma, alzando finalmente lo sguardo, guardai di nuovo il riflesso sulla finestra e notai con orrore il volto sbigottito di mio padre. Teneva in mano una bottiglia d’olio.