Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – seconda parte
Data: 23/03/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... che a Marco piaceranno… chissà come si divertirà mentre a te non darò nemmeno il permesso di farti la tua pugnetta, se non dopo la mia scopata forse…”. Proseguì: “bene, sei stato molto veloce ed efficiente… almeno hai gusto in fatto di vestiti femminili, anche se ovviamente una figa vestita così tu te la sogni ahaha”. Comunque sono le 16:00 e dobbiamo fare un’altra cosa prima di andare dal parrucchiere. Mi dovrai aiutare a farmi la doccia, tenermi compagnia nella vasca da bagno e poi aiutarmi a fare pratica per stasera… voglio essere carica al 100% con quel bel maschione!”. Io risposi: “sì, padrona, fino al bagno ci sono arrivato, ma cosa vuol dire che deve fare pratica”. Lei, con un sorrisetto malizioso, disse: “Beh, dovrai semplicemente fare finta di scoparmi per farmi esercitare in vista di stasera… una sorta di riscaldamento, diciamo, mentre io ad ogni colpo che mi darai urlerò il nome del mio amante…” Io dissi: “ma… padrona… io rischio di venire in due secondi così…”. Lei rispose: “lo so, schiavetto… è per questo che tu indosserai questa!”. Tirò fuori dal cassetto del suo comodino una gabbietta di castità, dicendomi: “questa la indosserai da adesso fino a dopo la scopata che mi farò stasera, così riuscirai a resistere senza venire da verginello quale sei davanti ad un super figa come me. Ovviamente ti lascio scegliere se devo mettere la chiave, tra le mie tette o vicino alla caviglia… ti va bene, schiavetto?”. Risposi con risolutezza, anche se impaurito: “Certo, padrona, ...
... ogni suo desiderio è un ordine. E vorrei che lei tenesse la chiave tra le sue tette, così è più al sicuro”. Lei rispose: “bene, schiavetto… ottima scelta! Ora vieni qui e teniamo al sicuro il tuo pisellino da orgasmi indesiderati… DA ME! ahahah”. Ormai aveva il totale controllo sulla mia sessualità e poteva manipolarmi come voleva lei… ecco cosa intendo quando dico che c’è chi deve comandare e chi sfigato come me si deve sottomettere. Era il mio ruolo, ciò che sono, ciò per cui, forse, ero nato, pur senza saperlo. Mi mise la gabbietta, chiuse il lucchetto e si mise la catenella che teneva la chiave, che si perdeva nelle sue tette, intorno al collo. Fatto ciò, entrammo in doccia e mi ordinò di insaponarla dappertutto, tranne sul culo o sulle tette, perché mi aveva detto: “gli sfigati come te possono al massimo vedere queste cose, ma non toccarle”. Dopo che si fece la doccia, volle restare nella vasca da bagno. Mi ordinò: “ora abbracciami senza toccarmi le tette e tra 5 minuti mi fai un massaggio per rilassarmi mentre ti racconto cosa intendo fare”. Obbedii e mi disse: ” sai, stasera prima penso che lo bacerò mentre gli tocco il suo bel cazzone, poi gli tolgo i pantaloni con i denti e gli farò un bel pompino… dopodiché penso che che mi farò scopare prima alla missionaria e poi a pecora mentre mi tira i capelli e mi sculaccia”. Io ero eccitatissimo, ma dovevo controllarmi, perché, se avessi avuto un erezione, mi sarei fatto anche male… stavo reprimendo il mio piacere per la mia ...