1. Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – seconda parte


    Data: 23/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu

    Questa è la seconda parte del racconto (di pura fantasia) con Francesca, una ragazza conosciuta in chat che, oltre a rivelarsi una padrona a tratti anche crudele, si è rivelata anche un’amica decisamente inaspettata. Dai giorni che andarono dalla prima volta che mi recai da lei (era giovedì) fino al sabato ebbi modo comunque di parlarci, ma semplicemente per sentirci e per conoscerci meglio. Sì, Francesca, aveva intenzione di conoscermi e di avere un rapporto molto più stretto con me e la cosa a dire il vero mi lusingava, perché mai avrei pensato di suscitare in una come lei un interesse simile. Parlammo anche in videochiamata, ma non mi fece fare niente di erotico, sebbene lei si fosse vestita in modo da provocare in me una certa eccitazione. Tra l’altro, mi aveva espressamente proibito di toccarmi fino a sabato e io non intendevo certo disobbedirle. In sintesi, durante quella videochiamata mi chiese come stessi, cosa stessi facendo e come riuscissi a gestire il fatto di non segarmi senza il suo consenso per così tanto tempo. Io risposi che comunque stavo bene, molto più sereno e felice da quando l’avevo conosciuta e che dura non potermi segare, ma che comunque riuscivo a reggere. Lei ovviamente ne fu contenta e mi promise che sabato mi avrebbe ricompensato per bene, se ovviamente mi fossi comportato devotamente con lei. Comunque arrivò il fatidico giorno e verso le 9 di mattina partì di casa per andare a prendere il treno e arrivai alla stazione alle 10:30 precise, come lei ...
    ... mi aveva ordinato di fare. Una volta arrivato, uscii dalla stazione e vidi Francesca, che si era vestita nella stessa maniera con la quale si era presentata la prima volta. Nemmeno il tempo di guardarla ed ebbi subito un’erezione potente, complice anche il fatto che erano 2 giorni che non mi segavo, nonostante le sue continue provocazioni della videochiamata precedente. Tra l’altro lei mi aveva ordinato di vestirmi con un pantalone di una tuta senza mutande, in modo che potesse tenere sempre sotto controllo le mie erezioni. Una volta avvicinatomi a lei, subito mi disse: “ahhaha già duro, verginello? Beh, stavolta lo voglio pure capire, ti ho tenuto a stecchetto due giorni e ti ho anche provocata parecchio in videochiamata… e poi una come me tu non l’hai mai vista e credo che mai la vedrai ahahah”… Io risposi: “lo so, Francesca, sono stato molto fortunato a trovare una strafiga come te, anche se le possibilità di fare l’amore con te sono minime”. Lei rispose: “dai, su, non dire così… lo sai che in fondo ti voglio bene… e se non altro hai avuto modo di vedere cos’è un bel paio di tette… c’è chi questa fortuna non ce l’ha!”. Ovviamente, mentre parlava, la mia erezione si faceva ancora più vistosa, al che lei disse: “vabbè, dai… andiamocene di qui… non vorrei che ti venissi nei pantaloni e ti vedessero tutti… aiutami a salire in macchina come sempre, schiavetto”. Lo feci e poi ci dirigemmo verso casa sua per essere a sua totale disposizione tutta la giornata. Una volta arrivati, ...
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