Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – seconda parte
Data: 23/03/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... lavoro. Si salutarono e mi ordinò di salutare la sua amica, cosa che feci. Usciti dallo studio della sua amica, mi chiese: “bene, schiavetto… come ti sembro? Piacerò stasera a Marco?”. Io risposi: “Certo, padrona, appena lui la vedrà, non potrà resisterle. Così è ancora più strafiga”. Lei, ridendo, mi disse: “grazie, sfigatello… d’accordo che forse il tuo parere non è tanto affidabile, visto che io ti attizzo a prescindere ed una donna non l’hai vista nemmeno per sbaglio, ma apprezzo comunque il tentativo ahaha”. Io risposi: “padrona, nonostante la mia inadeguatezza anche nell’esprimere un giudizio, ringrazio comunque che lei mi tenga in considerazione”. Lei, dandomi un bacetto sulla guancia, disse: “molto bene, sfigato… mi ringrazi pure quando ti umilio così. Ti sto plasmando proprio come voglio io. Mi sa che alla fine ho fatto bene a non farti scopare… sei sicuramente meglio da schiavetto verginello che da amante, visto che non sapresti nemmeno come iniziare con una donna ahahah”. Sapeva davvero essere crudele quando voleva e io, zitto, dovevo subire. Lei proseguì: “comunque adesso ritorniamo a casa e pranziamo, poi alle 17:00 usciamo, perché ho appuntamento dal parrucchiere. Forza, sfigato, andiamo a casa!”. Ritornammo a casa e pranzammo e devo dire che fu davvero un bel pranzo, Francesca sapeva anche cucinare bene… aprì anche del vino per l’occasione, che ovviamente finì, poiché piaceva bere sia a me che a lei. Mi fece pure sedere con lei ed eccezionalmente mi permise di ...
... chiamarla Francesca in casa, perché comunque eravamo a tavola ed in quel momento voleva essere per me un’amica, non una padrona. Tra un bicchiere ed un altro, mi rivolse la parola e mi disse: “Sei stavo molto bravo oggi, sai… avevo proprio bisogno di uno schiavetto come te. Ti concentri solo sui miei bisogni e dimentichi i tuoi per me, i miei amanti vogliono solo scoparmi e basta”. Io risposi: “beh, Francesca, penso che una donna abbia bisogno di entrambe le cose: chi la scopa e chi la serve. Io ti servo e sinceramente non mi dispiace”. Lei, sorridente, disse: “Ah, menomale che ci sei tu che la pensi così… sono molto fortunata ad averti! Comunque, io ci tengo sempre a precisare, nel caso te la dovessi prendere per qualcosa che dico, che il nostro è un gioco tra due persone adulte e consenzienti… io ti voglio bene, sei importante per me e conti… se in qualsiasi momento volessi interrompere questo gioco, basta che me lo dici, senza alcun problema. Io, come ti dissi l’altra volta, comprendo la tua sofferenza e la capisco… purtroppo, e lo dico sinceramente, noi ragazze sappiamo essere davvero perfide, a volte anche con chi non lo merita… tu sei stato molto molto sfortunato e questo mi rattrista, te lo dico come tua amica, ma anche come padrona, perché, sebbene il mio obiettivo sia quello di plasmarti come uno sfigato modello, non lo farò mai facendoti del male o ledendo la tua dignità di persona.” Io dissi: “sono contento che ci sia tu, Francesca. Preferisco averti come padrona, ...