Quando ho capito di essere sfigato – la ragazza di Caserta conosciuta in chat – seconda parte
Data: 23/03/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Sensazioni
Autore: verginello93, Fonte: RaccontiMilu
... amica o friendzonatrice che non averti… è vero che per te non sono un possibile amante e lo capisco, perché tu meriti il meglio e, se tu non mi ritieni degno del tuo letto, allora è vero per forza. Anche se dovessi non fare mai sesso in vita mia, non avrebbe importanza, perché sarebbe dovuto ad un tuo giudizio insindacabile. Poi, se per puro miracolo dovessi decidere di farmi conoscere le gioie del sesso con te, mi riterrei soddisfatto ed insignito di un onore che non merito”. Sentite queste parole, Francesca si commosse e, dandomi una carezza in viso, mi disse: “Sei davvero uno schiavetto speciale. Non credo esistano schiavetti al mondo con tanta devozione verso la loro padrona. Apprezzo il fatto che tu abbia messo la tua eventuale attività sessuale nelle mie mani, questo significa veramente che mi sei devoto e che io ormai ti domino totalmente a livello psicologico e sessuale. Farò in modo di essere la tua unica ragione di vita e ti farò diventare totalmente dipendente da me, stai sicuro. Ovviamente questo devi volerlo tu, io non ti costringerò mai. Preferisco uno schiavetto che volontariamente si sottomette ad uno costretto a farlo. Ripeto, nel caso tu volessi interrompere questo tipo di rapporto, puoi farlo in qualunque momento, senza alcuna conseguenza negativa”. Io le dissi: ” Francesca, io sto bene così, e liberamente scelgo di essere il tuo schiavetto, perché tu mi hai sempre lasciato libertà e questo lo apprezzo molto. Il mio interesse e la mia felicità consistono ...
... nel fatto che tu sia felice e stia bene, il resto non conta”. Lei, dandomi un’altra carezza, mi disse: “ti amo, schiavetto, ti amo”. Io risposi: “la amo anche io, padrona”. Restammo a guardarci per qualche minuto, come due innamorati, anche il nostro “amore” era diverso da quello solito. A un certo punto prese la parola e disse: “bene, schiavetto, sono le 15 e dobbiamo portarci avanti col lavoro. Qui pulisco io, tu aspettami seduto sul divano del salotto. Quando vedi che arrivo, metti in ginocchio. Ah, se devi andare in bagno, ovviamente ci andiamo insieme, perché devo tenerti sotto controllo, ma ci puoi andare dopo che avrò finito qui. Ora vai!”. Risposi: “Subito, padrona”. Dopo mezz’oretta, venne da me, mi portò in bagno a fare pipì, che riuscì a fare sempre non centrando il vaso per via dell’ennesima erezione della giornata. Una volta usciti di lì, mi disse: “bene, adesso devi aiutarmi a scegliere vestiario e perizoma per il mio appuntamento con Marco, sfigato”. Io risposi: “subito, padrona”. Andammo in camera sua e alla fine la aiutai a scegliere i vestiti ed il perizoma migliori: quest’ultimo glielo scelsi leopardato, perché a me piace così e mi disse che anche al suo amante piaceva così, e poi le feci scegliere un jeans blu scuro molto aderente, una maglietta scollata il giusto ed un paio di scarpe a sandalo con tacco altissimo. Credetemi, era qualcosa di inspiegabile, una vera dea. Lei fu soddisfatta e mi disse: ” bravo, schiavetto… questi andranno benissimo, sono sicura ...