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Storie di Tardone
Data: 20/03/2019, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
... e come meglio credevo. Dovevo solo stare attento a non far sospettare nulla alla nonna. Già la mia cara nonna. Ma dov'era in quel momento la cara nonna? Ovviamente a controllare che quel pelandrone di suo nipote avesse fatto per bene il lavoro che aveva promesso. Esattamente davanti a me ritta sull'ultimo gradino della scala a fissarmi mentre inculavo a tutto spiano la vicina di casa. “Ciao nonna” dissi io con un verso soffocato proprio mentre sentivo il terzo schizzo inondare il culo a Teresa. “Ciao un bel cazzo” sbuffò la donna e girato sui piedi ridiscese lentamente la scala. Teresa ed io ci staccammo in fretta e col mio cazzo ciondoloni e la sua fica ed il suo culo che ancora colavano lo sperma con cui l'avevo riempita raggiungemmo nonna Leonida prima che uscisse di casa. “Leonida aspetta” la bloccò Teresa. “Aspetta cosa... Ormai avete fatto no. Allora finite e poi rimandalo a casa”. “Leonida... mi spiace”. “Ma vaffanculo troiaccia. Lo sapevo io che mi scopavi il nipote. Lo sapevo che eri una vaccaccia”. “Nonna mi spiace”. “Tu zitto porco che facciamo i conti a casa”. Interrotta la chiavata obbedii alla nonna. Poco dopo eravamo in cucina. Io seduto su una sedia con lei a fianco semplicemente inviperita “Io lo sapevo. Lo sapevo che era una vecchia porcona. Tutta le storia del guardone. Lo sapevo che voleva fottermi il nipote -brontolava – e tu brutto maiale proprio non resistevi vero. Già quella ha tirato fuori la fica e tu giù. ...
... Ma lo sai che quella si fa i ditalini con le carote e le zucchine. Ma tu lo sai sulla verdura quanti microbi ci sono sopra? No dico almeno le lavasse prima... Pensa ai microbi che aveva nella fica e che adesso hai tu sul pisello”. Prese da uno scaffale una specie di tubetto molliccio e lo mise sul tavolo. “Questa è crema disinfettante per la vagina. Non è il massimo ma la facciamo andar bene. Forza spalmiamola subito prima che ti venga blu”. Obbedii denudandomi dalla vita in giù. La nonna poggiò il tubetto sul mio cazzo e premette forte. Con un getto gelido quella specie di gel trasparente mi si posò sul cazzo. Stavo per spalmarlo io stesso quando la nonna con una salviettina mi si mise accanto iniziando a spolverarmi come fossi un mobile. Fregava forte, molto forte, una cosa sempre più simile ad una sega che non mancò di sortire un certo effetto di indurimento. “E poi dico io nel culo. Ma lo sai i germi che avrà quella nel culo. Ma davvero vuoi prenderti la gonorrea o chissà cosa. Ma tu sei malato sai”. “Scusa nonna” sussurrai io ma ero così preso a godermi quella che ormai era una sega in piena regola che avevo poco forza di sembrarle pentito. La cappella era gonfia, l'uccello d'acciaio e stavo godendo a mille. “E adesso cosa fai? Mica mi vorrai sborrare in mezzo alla cucina”. “Vado in bagno subito”. “Si vai vai. Tanto a tua nonna mica ci pensi più. Già ormai siamo grandi e la nonna non serve vero”. “Nonna ma che dici?”. “Dico che sei un ...