-
Storie di Tardone
Data: 20/03/2019, Categorie: Feticismo Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster
Erano le tre di un sabato pomeriggio e la città pareva deserta. Fuori c'era un bel sole e George se ne stava seduto fuori dal bar a sorseggiare una coca. Sul tavolo teneva spalancato il suo portatile con il programma di video scrittura aperto. Il foglio era bianco. Non aveva voglia di scrivere nulla e nulla gli veniva in mente. Probabilmente sarebbe stato lì per un bel po sfogliando un po i giornali ormai certo che non avrebbe prodotto nulla di concreto. Non che ne avesse davvero bisogno. La rubrica si scriveva quasi da sola e la sua antica ambizione di scrivere un romanzo era sempre più un sogno infranto. A ben guardare poteva anche starsene per i fatti suoi a poltrire fino a lunedì e nessuno gliene avrebbe fatto una colpa. Ma la situazione era destinata a cambiare. Il cambiamento si presentò sotto forma di una biondina venticinquenne non bellissima ma con una minigonna da paura che passandogli davanti gli chiese "Scusi sa dov'è la farmacia". George non potè fara ameno di lazare infastidito gli occhi dal pc. Poi la guardò... Guardò con calma le piccole tettine sotto alla camicetta nera, le lunghe gambe affusolate fasciate in un collant a rete nero, i lunghi tacchi a spillo e l'espressione idiota da oca che aveva sul volto. Che fosse un oca era una certezza... A meno di cento metri alla sua destra c'era una croce verde di tre metri per due con scritto farmacia che luccicava alla luce del neon. Solo un cieco... o un idiota non l'avrebbe ...
... vista. "E' qui vicino se vuole la accompagno" disse lui. Lei tolse gli occhiali da sole per guardarlo meglio. Aveva una faccia che pareva schiacciata su se stessa, come se correndo troppo veloce avesse sbattuto contro un muro. Occhi chiari.. trucco marcato sulla bocca e sulle guance... Sempre più pungente l'odore di fiori del suo deodorante mano a mano che gli si avvicinava. Prima ancora che lei ribattesse, approfittando della sua indecisione fece un rapido gesto al barista di segnare sul conto la consumazione e fatto sparire il pc nella sua borsa si alzò in piedi. Appena il tempo di fare tre passi e anche alla ragazza bionda, che disse di chiamarsi Maura, fu lampante l'insegna della farmacia. "Eccola eccola li" strillò con una vocina da gattina. "Già" annuì lui. Senza neanche far caso al fatto che avrebbe potuto trovarla da sola con estrema facilità. Senza forse nemmeno capire che accompagnarla era solo una scusa lo ringraziò con un pallido "Grazie" e affrettato il passo si affrettò verso il negozio mollandolo al suo destino. Non gli piacque molto. Vederla ancheggiare via con quel culetto a mandolino che ancheggiava ad ogni passo gli stimolò solo il desiderio di portarsela in fretta a letto. D'altra parte lui non era il tipo che amasse supplicare le donne. Non ne aveva mai avuto bisogno e non avrebbe certo iniziato oggi. Se la troietta bionda l'aveva snobbato tanto peggio per lei. Ora però aveva un incredibile desiderio in corpo e una mezza erezione ...