1. L'Usuraio capitolo 2 - Carlo e la zia


    Data: 14/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... abbastanza d’accordo tra di loro. Carlo ricominciò a guardare la zia, indossava un due pezzi molto audace che mostrava molto e a lui provocava intense erezioni. Stranamente il marito non se ne lamentava, probabilmente perché la moglie, al mare, era sempre sotto il suo controllo, anzi, in fondo, se ne compiaceva. Si sentiva orgoglioso di una moglie osservata e apprezzata.
    
    Carlo era stato bocciato, a scuola era proprio una capra, ma le punizioni c’erano già state, il padre usava la cinghia, permaneva però in famiglia un certo ostracismo, lui si sentiva isolato, ma non gliene importava più di tanto. E quello sarebbe stato l’ultimo anno in cui il padre sarebbe riuscito a mettergli le mani addosso. Era diventato bello grosso, non aveva reagito perché ancora sentiva l’ascendenza paterna, ma era già pronto a non permetterlo più.
    
    Lui, al mare, aveva fatto le sue amicizie e se ne andava spesso per conto suo. A volte, sul lungomare, la sera, in compagnia di altri incrociava i genitori e gli zii. La zia lo salutava con calore. Una sera era solo in compagnia di una ragazzina e la zia gli rivolse un sorriso ed uno sguardo intenso, un po’ di malizia, un po’ di orgoglio e forse un pizzico di gelosia. Il ragazzo era diventato alto e sarebbe cresciuto ancora, ormai era più alto della zia di quasi dieci centimetri, il corpo era diventato atletico e muscoloso, il ragazzo lo curava, non studiava, ma faceva molta palestra. I capelli si erano scuriti, ora erano di un biondo cenere e il ...
    ... viso stava diventando squadrato, gli occhi erano di un celeste inquietante, freddi e fissi.
    
    La casa al mare aveva un grande soggiorno, dove c’era anche un lettino per Carlo, poi c’erano le due camere per le due coppie. Quel pomeriggio la zia che fino a quel momento aveva rigovernato, mentre gli altri si erano già sdraiati nei rispettivi letti, invece che andare in camera sua disse ad alta voce “di là fa caldo, mi sdraio qui.”
    
    In effetti, nella camera della zia per tutto il pomeriggio batteva il sole e il sonnellino pomeridiano rischiava di trasformarsi in una sauna. Carlo sentì quello che la zia diceva, ma fece finta di dormire, era rivolto contro il muro. La zia si adagiò accanto a lui, spalle contro spalle, cercando di non toccarlo. Carlo non si mosse, continuò a far finta di dormire e aspettò che la zia si rilassasse e si appisolasse. Quella vicinanza riaccese la vecchia passione, non che ce ne fosse molto bisogno, per tutta la mattina, Carlo, si era arrapato guardando il corpo della zia, coperto solo da uno striminzito bikini da cui debordavano le generose tette e lo splendido culo, lasciando poco all’immaginazione.
    
    Il ragazzo, come se non se ne fosse reso conto, si girò e passò il braccio destro sui fianchi della zia. Lucia girò il collo per guardarlo, aveva gli occhi chiusi. Non riusciva a capire se stava dormendo davvero o se… Passò qualche minuto e non ebbe più dubbi. Il ragazzo si era installato tra le sue chiappe. Lei indossava una vestaglietta molto leggera, ...
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