1. L'Usuraio capitolo 2 - Carlo e la zia


    Data: 14/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... quasi trasparente e lo sentiva bene. Era duro e per quello che sentiva doveva essere anche consistente. Poi il ragazzo con movimenti lenti iniziò a strusciarlo tra le sue chiappe. Lui indossava solo dei pantaloncini di tela. Quindi tra loro due c’erano solo due impalpabili pezzi di stoffa. Lucia decise di far finta di niente sperando che tutto si concludesse frettolosamente e che dopo anche lui facesse finta di niente. Però la faccenda stava eccitandola e tanto. Carlo sentì la sua eccitazione, il suo odore era cambiato, era diventato più forte e si sentivano impercettibili mugolii. La zia si era piegata un po’ in avanti spingendo il culo contro il suo attrezzo. L’intenzione di Lucia era solo quella di facilitarlo, certo, anche goderselo, ma per una cosa veloce e in silenzio. Questa non era però l’intenzione di Carlo. Lui, sfacciatamente, voleva proprio farsela. Provò a tirarle la gonnellina in su, poi avrebbe provato a scostare le mutandine e infine l’avrebbe penetrata. Questo però la zia, arrossendo e mordendosi le labbra allarmata, non poteva permetterlo. Se qualcuno li avesse visti sarebbe scoppiato un casino incredibile. Il ragazzo infoiato non se ne rendeva conto, seguiva il suo istinto, ma lei non poteva permetterlo. Tirò giù la gonna e ci tenne la mano sopra. Provò anche ad alzarsi, ma lui la trattenne stringendo il braccio sui fianchi e spingendola giù. Lucia non poteva dare scandalo e rimase ferma e zitta, ma era determinata a non farsi penetrare. Lui si ...
    ... accontentò, non aveva ancora mai scopato nessuna e quindi non insistette, le andava bene quello che stava succedendo. Però non rinunciò a baciarla sul collo e a insinuare il braccio sinistro sotto il corpo della zia per arrivare al seno. Lucia quasi venne, soprattutto quando le strizzò un capezzolo. Mugolò e si morse le labbra per non gridare. Lui la morse sul collo e l’accarezzò, con la destra, sulla fica continuando a tastarla sul seno e a strusciarsi con il cazzo sul culo. Lucia lo sentiva dappertutto, sembrava un polipo che stava sollecitandola dovunque. La mano sulla fica, anche se da sopra il vestito la stava facendo impazzire. Aveva raggiunto il clitoride e sia pur maldestramente glielo stava menando a dovere. La zia rantolava e si mordeva di nuovo le labbra, ma questa volta per non urlare il suo piacere. Raggiunse l’orgasmo e lo stesso successe anche al giovane. Fu una cosa travolgente. La zia riprese fiato, si sentiva bagnata sul fondoschiena. Ora era allarmata, approfittando del fatto che il ragazzo aveva ottenuto quello che voleva e si era rilassato, si alzò di scatto e scappò in bagno, doveva cambiarsi. Quando tornò era a posto e aveva un asciugamano in mano. Glielo tirò addosso e gli sussurrò – non ti azzardare più. Vai in bagno e cambiati, maiale. –
    
    Carlo le sorrise, si sentiva molto soddisfatto della sua impresa, andò in bagno e si cambiò anche lui.
    
    Però da quel giorno la zia non gli permise più di avvicinarla, lo teneva lontano e non lo provocava più. Paura di ...
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