1. Sottomesso in officina


    Data: 25/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69

    ... E come avrebbe potuto? Quell’uomo rappresentava ormai troppo per lui.
    
    Pochi secondi dopo Alberto tirò finalmente fuori il cazzo. Non era né lungo né largo come quello di Giovanni, ma l’uomo sussultò comunque nel vederlo, totalmente duro e scappellato. D’istinto la prima cosa che fece fu lanciarsi sulla cappella e pulire con la sua lingua assetata le poche gocce di presperma di cui era ricoperta.
    
    “Chi ti ha detto che lo puoi leccare, cagna?” Lo rimproverò Alberto.
    
    Giovanni si ritrasse.
“Alzati”, gli fu ordinato.
    
    Alberto si alzò con lui ed aprì una delle portiere posteriori della macchina.
    
    “Qui” disse indicandone l’interno.
    
    Giovanni, come fosse nient’altro che un cagnolino obbediente, si avvicinò alla macchina, e salì. Le sue gambe erano ormai tutte sporche e i suoi piedi neri.
    
    Alberto andò nel retrobottega.
    
    Furono secondi interminabili per Giovanni. Cosa stava facendo? Quando tornò fu tutto più chiaro. Aveva in mano una corda spessa di canapa, di quelle resistenti che usavano quando dovevano tenere insieme materiali e altri oggetti utili per l’attività in officina. Alberto entrò in macchina e con destrezza legò la corda intorno al busto di Giovanni, bloccando anche le braccia dietro la sua schiena.
    
    Poi fu la volta dei polsi, che furono legati insieme dal ragazzo.
    
    “Così impari a prendere iniziative”, gli disse. “Quello che sta succedendo adesso accadrà di nuovo”, continuò, “e voglio che tu impari adesso che in questi momenti sono io che ti ordino ...
    ... cosa fare. Tu sei tenuto unicamente a eseguire e fare i versi che le cagne come te dovrebbero fare. Se dovessi andare troppo oltre e ti sentissi a disagio schiocca le dita e mi fermerò immediatamente. Siamo intesi?”.
    
    Giovanni annuì. Tutto quello che voleva fare era obbedire, presissimo dalla situazione.
    
    Dentro la macchina l’uomo accolse il pisello di Alberto in bocca. Era legato e inerme, ma se lo godette come mai prima aveva fatto con il cazzo di un uomo. Lo leccava con avidità, lo succhiava con forza, ma l’attenzione che sprecava sulle palle, sul frenulo, sull’intera cappella dimostravano l’affetto profondo che nutriva per quel ragazzo.
    
    Arrivò presto il momento che spaventava maggiormente Giovanni. Alberto voleva il suo culo.
    
    “Voglio scoparti, cagnolino”, gli disse, “chissà quante volte hai dato il culo, sono un po’ geloso”, confessò poi.
    
    Giovanni non voleva rompere il silenzio imposto da Alberto, quindi non disse nulla, non gli rivelò di essere completamente vergine. Si voltò, poggiando la testa sul sedile e portando in alto il lato b, aprendo poi il buchetto alla vista di Alberto. Il ragazzo si accorse da solo di lì a poco che l’uomo non era mai stato toccato. Questo lo eccitò ancora di più.
    
    Non disse nulla, si lanciò con la lingua sulla zona più intima del corpo del suo amante e iniziò a bagnarla con la saliva. Se avessero avuto del lubrificante sarebbe stato decisamente più semplice, ma per Alberto fare rimming al suo uomo era un piacere immenso, così ...
«12...5678»