1. Sottomesso in officina


    Data: 25/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69

    ... Mai avrebbe potuto immaginare che quello stesso Giovanni che conosceva ormai così bene potesse fare una cosa del genere, che potesse provare determinati desideri. Era unito a lui da un legame che in qualche modo ricordava un rapporto padre/figlio, mentore/allievo. Anche se non lo dava troppo a vedere nutriva un rispetto profondo nei confronti di quell’uomo e non riusciva ad accettare che qualcuno potesse trattarlo in quel modo. Ma forse non era proprio quello il sentimento che provava. Non gli dava fastidio che Giovanni potesse essere attratto dagli uomini, anzi, l’erezione nelle sue mutande doveva significare qualcosa. Capì che quello che provava era principalmente fastidio. Fastidio che qualcun altro all’infuori di lui potesse averlo in quel modo, che qualcun altro potesse vedere quel lato di Giovanni che a lui non era mai stato concesso vedere.
    
    Il giorno dopo fu tutto normale.
Alberto però non riusciva a smettere di guardare Giovanni. Non aveva mai, nemmeno per un momento sospettato nulla di lui e si sentiva stupido.
    
    Per la pausa pranzo Giovanni e Massimo andarono a prendere un panino fuori. Alberto disse che non aveva fame e rimase in officina, lasciando straniti i due colleghi, che comunque andarono a sfamarsi.
    
    In quel frangente si diresse verso l’ufficio di Giovanni e senza farsi grossi problemi iniziò a frugare tra la sua roba.
    
    Trovò il suo dildo.
    
    Poi guardò nel computer e scoprì più a fondo i suoi gusti tramite la cronologia mai cancellata del suo ...
    ... browser, piena zeppa di porno gay di sottomissione.
    
    Alberto decise così che era proprio il caso di agire.
    
    Quel giorno si attardarono nuovamente dopo che Massimo se n’era andato.
    
    Giovanni aveva un’espressione particolarmente stanca.
    
    Fu Alberto a proporgli di andare a casa quella sera.
    
    “Mi sembri stremato”, gli disse, “vatti a riposare”.
    
    “Che fai, ti preoccupi pure per la mia salute ormai?”, rispose Giovanni, stupito da quell’attenzione dimostrata dal ragazzo.
    
    “Si”, rispose secco Alberto.
    
    Giovanni lo guardò interrogativo.
    
    “Sei importante per me, Giovanni. Lo sai”, disse sincero e sfrontato come al solito, anche se in verità un po’ scosso.
    
    Si stava rendendo conto sempre più di un certo tipo di sentimenti che provava nei confronti di quell’uomo. Non capiva bene cosa fosse, sapeva soltanto che non gli stava bene che lui si concedesse ad uomini casuali. Perlomeno, che sapesse che lui era pronto a soddisfare certi suoi bisogni, prima di continuare ad andare con gli sconosciuti.
    
    Giovanni fu sinceramente colpito dalle parole di Alberto, che mai si sarebbe aspettato.
    
    Senza rifletterci troppo l’uomo si avvicino al ragazzo e lo abbracciò. Fu solo qualche secondo, ma per entrambi quel gesto significò molto. Nonostante questo avvenimento che poteva essere un ottimo punto di partenza, quella sera Alberto non volle agire. Voleva che Giovanni fosse più reattivo, pronto per quello cha aveva in mente per lui.
    
    Nell’imbarazzo generato da quella situazione i due, ...
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