1. LE CINQUE GIORNATE DI MILANO


    Data: 13/03/2019, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... capisce tutte.
    
    ‘ Maledetta baldracca italiana. Ti piace scopare? Adesso proverai i cazzi di veri uomini ‘
    
    Vorrebbe gridare Sissi, dire che &egrave austriaca anche lei, però la sua bocca &egrave tappata da una mano sporca, che odora di polvere da sparo. Più mani la tengono ferma sul giaciglio mentre a turno i soldati si calano i pantaloni e le salgono sopra. Continuano ad insultarla, godendo uno ad uno dentro di lei. Ebbri di sangue dopo aver conquistato la barricata e fatto fuggire i pochi difensori italiani, i soldati sfogano su di lei la rabbia, la paura della morte, la voglia di vendetta.
    
    ‘ Ehy, alla troia sta piacendo. Guardate, muove le anche. ‘
    
    Una risata generale risponde alla frase del soldato che in quel momento &egrave tra le gambe di Sissi. Non ha mentito, &egrave vero che le anche si sono mosse, ma non per il motivo che pensa, non a causa sua. Sissi si sente estraniata. Il suo corpo viene abusato ma la sua mente vaga libera e, non riuscendo a accettare la situazione, si rifugia in un mondo tutto suo, dove lei e Andrea si amano come stavano facendo poco prima. Gli occhi fissi in quelli dell’amato poco distante, Sissi immagina di star facendo l’amore con lui. Il resto &egrave solo frizione meccanica di carne contro carne, nella sua testa &egrave Andrea che la sta possedendo e lei gli risponde con ardore, con il corpo che si agita anche nella realtà.
    
    ‘ Sì amore mio’ prendimi’ prendimi, sono tua, solo tua. ‘
    
    Dice nel sogno ad occhi aperti, ma ...
    ... nessuna parola esce veramente dalla sua bocca. L’amplesso onirico prosegue e lei nemmeno sente i commenti della soldataglia quando si bagna. Il corpo risponde agli stimoli della mente ma &egrave nel sogno che Sissi geme e incita Andrea a fare più forte, a farla godere. Anche quando la rigirano e la pongono a quattro zampe, si agita non per sottrarsi ma per mantenere il contatto visivo con l’amato.
    
    Il dolore che prova nel momento in cui le forzano il piccolo ano vergine arriva appena nel suo mondo distante. Urla, &egrave vero, e le sue urla fanno ridere i mascalzoni che la stanno violando, ma Sissi, dentro di lei, geme ancora invocando il suo bell’amante italiano.
    
    Andrea assiste impotente alla scena. Disteso sul pavimento, senza forze, sente la vita sfuggirgli dalla ferita al ventre. Sarebbe facile lasciarsi andare, addormentarsi per non sentire più il dolore atroce che prova, ma gli occhi di lei lo distolgono, lo incatenano. L’amore che promana da quello sguardo fa dimenticare anche a lui la sofferenza, come se il mondo etereo di Sissi lo avesse avvolto. Assiste passivo cercando di comunicarle tutto il suo amore, sorride quando lei gli sorride, socchiude le labbra quando lo fa lei e lentamente sprofonda nell’oblio.
    
    Al termine, quando ognuno ne ha avuto abbastanza, i soldati si tirano su i calzoni, si riassettano le divise, riprendono le armi commentando l’un l’altro la propria ‘prodezza’, abbandonando Sissi distesa sul pagliericcio. Non si accorgono nemmeno di quando lei ...
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