LE CINQUE GIORNATE DI MILANO
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... fresco e negli occhi l’immagine di lei che si alza con una strana espressione, gli si mette a sedere sopra e Giovanni si sente sprofondare in un forno rovente.
‘ ooooohhhhhhhhh. Franca’ sono dentro di voi’. Sono dentro di voi’ ‘
La donna si muove piano a causa della ferita; sono soprattutto brevi movimenti delle pelvi, contrazioni dei muscoli interni, ma bastano ad entrambi per far salire l’eccitazione. Ora gemono assieme, lui gli occhi chiusi, le mani posate sulla pelle nuda dei fianchi di lei, accompagnandone il movimento, incapaci di stringere ma decise a rimanere; lei guardando le smorfie di piacere dell’uomo, assaporando emozioni che non pensava di poter rivivere dopo la morte del marito.
L’amplesso continua mentre le ombre si allungano ed il buio incombe sulla Milano martoriata, ma in quella stanza i due si sono ritagliati un universo tutto loro in cui null’altro esiste, null’altro è importante. Franca sente il piacere avvicinarsi, contrae con più forza i muscoli vaginali, con la mano corre a sfiorarsi il clitoride sentendo l’uomo fremere sotto di lei, cercare di inarcarsi, ricadere sul giaciglio mentre fiotti bollenti la riempiono e lei gode serrando le labbra.
Quando tutto è finito si china in avanti, poggia le labbra su quelle esangui dell’uomo. Lo vede sorridere felice, cercare di dire qualcosa e poi non c’è più, è solo un corpo abbandonato senza più respiro.
Piange Franca mentre si alza e amorevolmente lo ricompone. Si ...
... riveste con lentezza e si dirige verso la porta girandosi un’ultima volta.
‘ Addio Giovanni, e grazie ‘
Poi sposta il mobile ed esce per continuare la ricerca del figlio. E’ il secondo giorno dei tumulti a Milano. Il Viceré Ranieri Giuseppe è a colloquio con i suoi sottoposti.
Si Rivolge al Generale Radetzky
‘ Josef, fammi il punto della situazione ‘
‘ Eccellenza, i rivoltosi sono molti ma male armati, per lo più con fucili presi dai musei anche se ne hanno sottratti diversi ai nostri soldati, però hanno innalzato barricate praticamente in ogni via, dissestando il selciato e cospargendolo di ferri e vetri per impedire l’uso della cavalleria, e dai tetti e dalle finestre ci tirano addosso di tutto. Io ho circa 18.000 uomini a disposizione ma ogni pattuglia, ogni contingente che mando per quelle stradine rischia di essere perduto. Per adesso ci siamo asserragliati sulle mura e nel castello sforzesco. Ho messo gli jager sulle guglie del duomo e da lì bersagliano chiunque si faccia vedere. Purtroppo devo riferire che l’assalto al palazzo del governatore non ha avuto esito positivo. Pensavamo di catturare i capi della rivolta, quelli del club della Pasticceria Cova, ma ci sono sfuggiti e ci dicono che siano rintanati in Via Montenapoleone. Sto pianificando un piano sia per catturarli che per riconquistare le strade. ‘
‘ La situazione è delicata Josef, soprattutto politicamente. L’esercito di Carlo Alberto è vicino, pronto ad intervenire, e adesso che ...