LE CINQUE GIORNATE DI MILANO
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... del Viceré? ‘
‘ Lo sapete bene che non ce l’ho. Vi prego ragazzi, veramente, mi fermo con voi un’altra volta. ‘
Rosina è ben conosciuta dai due soldati di guardia a Porta Ticinese. Da loro e a da diversi altri soldati. Per loro è solo una puttana che esce per cercare qualcosa da mangiare da dei parenti vicini, perché l’insurrezione, ed il blocco delle porte, ha avuto come immediata conseguenza la scarsità di cibo. Rosina è veramente una puttana, ma il motivo che la spinge ad entrare ed uscire è un altro. Cuciti nella gonna ha messaggi dei rivoltosi da consegnare a un emissario del Savoia.
‘ No, potresti essere una spia con addosso dei messaggi segreti. Dobbiamo perquisirti. ‘
Rosina sbuffa alla scusa ridicola che ogni volta i soldati usano per metterle le mani addosso. E’ una scena che ha recitato altre volte, ed ogni volta dentro di se ha il timore che la perquisiscano veramente, che le trovino quei rotolini di carta negli abiti.
‘ Ho capito, con voi non ho speranze. Va bene, ma facciamo qualcosa di veloce. Accontentatevi, quando rientro potrò fermarmi un po’ di più con voi. ‘
Docilmente si lascia condurre oltre una porta, nel corpo di guardia, Sotto lo sguardo lussurioso dei due si tira fuori i seni dal corpetto, se li carezza per eccitarli di più, e già le mani di entrambi le sono addosso, la frugano negli abiti con irruenza.
‘ Aspettate’ ve l’ho detto, ho poco tempo’ lasciate fare a me. ‘
Rassegnata, si inginocchia davanti ...
... ai due soldati e prende in mano l’uccello di quello che già se lo è tirato fuori. Lo maneggia brevemente prima di accostare il volto e prenderlo in bocca.
Silenziosamente, cercando di fare più veloce possibile, li succhia a turno, tenendone uno in ogni mano, alternandosi e facendo salire l’eccitazione dei due uomini che ben presto raggiungono il limite e, uno dopo l’altro, le inondano la faccia con il loro seme. Soddisfatti, le lanciano uno straccio per ripulirsi e la lasciano andare. Rosina si affretta ad allontanarsi nella campagna. Ha un luogo ben preciso da raggiungere, un casolare tre chilometri fuori Milano. Trafelata, apre la porta ed entra.
‘ Finalmente, stavo per andarmene, pensavo vi avessero presa. ‘
‘ Chiedo perdono signor mio, un contrattempo con dei soldati. ‘
‘ Vi hanno seguita, pensate che’. ‘
‘ No no, quegli sporcaccioni volevano solo divertirsi con me. ‘
‘ Bene, allora cosa avete per me? ‘
Nello scucire l’orlo della gonna e liberare i foglietti nascosti, Rosina brevemente aggiorna l’uomo, un inviato dei Savoia, sulla situazione per come la conosce.
‘ C’è un governo provvisorio con a capo Gabrio Casati e segretario Cesare Correnti, e si stanno preparando per cacciare gli austriaci. Purtroppo ci sono poche armi ma l’ardore non manca. ‘
L’uomo legge velocemente i foglietti e si scurisce in faccia.
‘ Sì, conferma le notizie che ci sono arrivate in mongolfiera. Brava Rosina, eccovi la vostra mercede. ‘
Allunga alcune ...