LE CINQUE GIORNATE DI MILANO
Data: 13/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... cosce tornite. E’ una prassi consolidata oramai, la Contessa sa che il desiderio di lui sta rinascendo, che le sue carezze presto si faranno più profonde. Il segnale è il tono diverso del Conte mentre parla di cose diverse ma la sua mente è persa dietro lo spettacolo di lei nuda.
‘ Adoro queste vostre dolci colline Contessa ‘
La mano carezzevole del Conte si è fermata su una natica, la stringe, la palpa, scivola nel solco intrufolando un dito fino a toccare l’intimità di lei, a bagnarsi nei fluidi che stanno tornando a fuoriuscire.
‘ Siete un goloso Conte, ogni volta è la stessa storia. Dovrò smettere di stare così davanti a voi. ‘
Celia la Contessa, allargando le cosce per permettere al dito curioso di penetrarla. Sa bene qual è l’obiettivo di lui che sempre più frequentemente mostra di preferire i piaceri di Sodoma a quelli canonici, e quindi non si stupisce quando lo stesso dito si sposta di pochi centimetri più in alto, bussando al forellino grinzoso con lente carezze circolari.
‘ Oh no Conte, non ancora. Vi prego, non trattatemi da donna di strada, io sono una donna onesta. ‘
Continua a scherzare la Contessa sapendo che così facendo il desiderio di lui si accresce.
‘ Nessuna donna è onesta come voi Contessa, e nessuna donna di strada può darmi il piacere che voi mi date. Suvvia, soddisfate questo mio capriccio. ‘
Il dito del Conte spinge forzando i muscoli che gli si serrano intorno.
‘ mmmmhhhhhh’ Conte ...
... siete un diavolo, cosa mi fate fare? Io vi amo e non sono capace di dirvi di no. ‘
La Contessa contrae e rilassa i muscoli lasciando entrare o bloccando il dito a piacimento. Le piace sentirsi frugare da un dito, meno quando la presenza si fa più ingombrante e l’ardore del Conte furioso, ma ha imparato a trarre piacere anche da quest’atto solitamente condannato. Docilmente si lascia tirare su a quattro zampe, geme quando il conte le spalanca le natiche e con la lingua le umetta il forellino.
‘ Fate piano, ve ne prego ‘
La voce è fievole, timorosa, proprio quello che si aspetta il Conte sentendosi, pur avendolo fatto già diverse volte, come in procinto di violare la verginità della Contessa, di forzarla a un atto non voluto che lui adora. Bagnatosi il membro con la saliva, lo punta sull’ano e spinge delicatamente incontrando una lieve resistenza. E’ il momento che gli piace di più, quando forza l’ingresso, quando supera ogni ostacolo ed entra nel suo corpo sentendosi stringere dalle mucose.
‘ OOOHHHHHHH’ piano ve ne prego. ‘
Senza ascoltarla, il Conte spinge con decisione sprofondandole dentro per metà, poi per tre quarti, fermandosi un secondo prima di ogni spinta ed infine dando un colpo secco.
‘ NNNOOOOOOOHHHHHHHHHHH’ siete un bruto Conte’. Mi fate male’ ‘
‘ Perdonatemi dolcezza mia, è perché vi amo troppo, ho troppo desiderio di voi, del vostro culetto delizioso’ mmmmhhhhhh come mi stringe. ‘
Arrendevole, la Contessa si lascia possedere con ...