1. 011 scena madre


    Data: 03/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... noi.
    
    Finalmente mi vide.
    
    "AmmmooOOOore"
    
    Amore ripeté venendomi vicino.
    
    "Bello come il sole. Ti han tenuto bene in quest' istit…. Ma guarda che bel cazzone ti è venuto. Si vede proprio che ti ho fatto io. Direttore scusi entro perché devo andare alla toilette"
    
    "No!! " Esclamò il direttore.
    
    "E perché no?" Disse mamma con cipiglio.
    
    Il direttore si affrettò a dire che tutti i carichi e gli scarichi dell'acqua erano stati chiusi a causa del pozzo nero da svuotare.
    
    "Ma cosa vuole che sia una cacata in più o una cacata in meno" e si diresse verso l'ingresso.
    
    Il direttore la fermò, e lei stizzita disse…
    
    "Senta direttore, vorrei vedere lei nelle mie condizioni. Sono cosi piena che rutto urina. Non sono abituata a farmi pisciare in culo, ergo ho la diarrea e non mi fermerà mica con questa storia dei cessi tappati!” .
    
    Entrò e fu seguita da due allievi.
    
    “Contessa ma dove va”… gridò il vecchio
    
    La sentii correre ora da un lato, ora dall'altro. La sentii salire e scendere le scale strillando "devo cacare!!!!"..
    
    Ma tutti i gabinetti erano stati sigillati, chiusi già dalla mattina, e la udii lontano scardinare le maniglie urlando "madoooooooo".
    
    Poi non si udì più nulla.
    
    Udimmo solo il cinguettio degli uccellini ma poi par che persin loro tacquero.
    
    Silenzio...
    
    Sfondò quasi una vetrata e fuoriuscì mia madre calpestano violette rincorsa dai due allievi. Strillava e correva avendo come obbiettivo un cespuglio di azalee in cui si tuffò a pesce ...
    ... con l'abito della regina.
    
    I ragazzi corsero poi dentro l'edificio e vi riuscirono correndo con una tanica d'acqua e carta igienica.
    
    "Aaaaaazzzzzz" esplose mia madre sotto le azalee e un fragore di scuregia e liquidi in eccesso la sciolse nella beatitudine del suo fogliame.
    
    "Oaaaazzzzzz" ripete' ancora.
    
    Vidi solo i due ragazzi in attesa fermi a pochi passi a guardare mamma giù nel cespuglio.
    
    Poi strillo' ancora….
    
    "O, la merdaaaaaaaaaa. O santo cielo ho sporcato il vestito demmmmmer'.. Cosa c'avete da ridere a ragazzì".
    
    I ragazzi sghignazzanti le passarono la tanica e la carta.
    
    Poi svettò dalle azalee, si ricompose e venne verso di noi col suo strascico regale inzaccherato di merda.
    
    Ecco che dal piazzale giunse ad alta velocità un grosso furgone bianco, curvò e si fermò avvolto da un nembo di polvere bianca.
    
    Scesero tre uomini. Un gigante dalla complessione robusta, uno smilzo con la faccia pustolosa ed in fine un nano. Si. Un nano, di nome Knifo.
    
    Mia madre disgustata dal trio disse un misericordioso santo cielo. Andò verso di loro e rivolgendosi al nano disse…..
    
    "Momola, Contessa Momola, attrezzature belliche, lieta".
    
    Il nano fece che porgere le labbra al dorso della mano di mamma che ritrasse prima che la bestia potesse toccarlo.
    
    Poi, indirizzando l'indice su di me disse...
    
    "Ecco il pezzo".
    
    Il pezzo? Mi interrogai.
    
    Allora i tre uomini mi si avvicinarono, e mi studiarono il corpo con somma attenzione.
    
    Poi mamma si affettò a ...
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