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La mia adolescenza 22
Data: 19/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... sdraiati meglio e solleva le gambe” Roberto si sdraia con la schiena sopra i cuscini, io mi inginocchio davanti a lui e il mio pene entra come un’anguilla scivolosa nel suo retto. Il 16enne si sega mentre io lo scopo più lentamente anche se poi mi chino su di lui, passo le mie braccia sotto la sua schiena e poggio le mie mani all’indietro sulle sue spalle fottendolo ferocemente. Ci baciamo ma in realtà non e’ così perché sono le nostre lingue a giocare l’una con l’altra cercando di toccarsi per godere o sfuggirsi e raggiungersi più soddisfacentemente appagandosi bene. Mi sollevo lasciando le spalle di Roberto che poggia entrambi i suoi piedi contro il mio petto. Poi gli prendo la gamba destra mettendola perpendicolarmente contro il mio busto e la uso per fotterlo più rudemente. L’altra gamba penzola dal divano e con una mano si sega sborrando il suo succo contro il fianco sinistro. Le contrazioni del suo culo mi fanno raggiungere presto l’orgasmo ma mi danno il tempo di sfilarmi dal suo culo e scaricare il mio liquido seminale sul suo cazzo che lentamente si affloscia. Sorridiamo soddisfatti e ci baciamo ma non perdiamo altro tempo perché i suoi possono ritornare da un momento all’altro. Ci ripuliamo con i fazzoletti, ci rivestiamo e io torno a casa contento per aver scopato un altro culetto. “Dove sei stato oggi pomeriggio?”, mi chiede Giorgio seduto sul sedile passeggero del mio pickup “Perché?” “Ti ho chiamato ma non mi rispondevi” “Ero a casa” “A casa? ...
... Ma se tua madre mi ha detto che eri uscito”, incalza “Sono rimasto a casa tutto il pomeriggio per finire la tesina e poi sono uscito un attimo per prendere una bocca d’aria. Santo Cielo, Giò, sembri una suocera” “Scusa non volevo. E’ che lo sai che puoi dirmi se fai sesso anche con altre persone” “Ti assicuro che non ho fatto sesso con nessuno”, gli mento per non dirgli la verità “Ok, allora ti credo” “Bene perché non vedo l’ora di scopare. Hai portato le manette?” “Assolutamente si”, risponde Giorgio Ci scambiamo un bacio e poi scendiamo dalla macchina. Le onde del mare battono contro gli scogli di un parcheggio sulla spiaggia un po’ isolato. E’ il posto giusto per provare il regalo del suo compleanno. Saliamo sul retro del mio pickup e Giorgio prende le manette dalla tasca posteriore dei pantaloni. Le fa roteare con un dito e poi si scaglia contro di me rotolandoci sul metallo arroventato per il troppo caldo che ha preso oggi. Non ci facciamo troppo caso perché anche noi siamo molto accaldati, forse più della mia macchina. Giorgio mi priva della maglietta e mi unisce le mani ammanettandomi. E’ la seconda volta che ho le mani legate, anche mio cugino Carlo tempo fa aveva usato un nastro per farlo ma mentre prima era lui a farsi sbocchinare, adesso e’ Giorgio che mi sta sbottonando i pantaloni liberando il mio cazzo per poi infilarselo in bocca. Il velluto intorno alle manette e’ piacevole al tatto e non mi fanno male. La situazione si sta surriscaldando ...