Antonio non deve sapere
Data: 11/02/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: VittorioV, Fonte: RaccontiMilu
... puttana. Mi immaginavo quello che si era fatta combinare in albergo da quei tre vecchi maiali. Il cazzo mi si stava indurendo a bestia, di nuovo. Li lasciai soli per un attimo, intanto che andavo a sgonfiarmi. Portai loro due dolci, per terminare il pranzo. Nel frattempo lui aveva ricevuto una telefonata e pareva agitato. -Amore, devo scappare, hanno anticipato l’appuntamento del pomeriggio. Finisci con calma e prendi un taxi, ci sentiamo più tardi. E corse via. Rimanemmo io e Manuela. Il locale era vuoto, erano ormai le tre. Feci andare via i camerieri e i cuochi, mentre sparecchiavo personalmente il tavolo di Antonio e Manuela. Lei rimaneva seduta, terminando il dolce. -Insomma, serataccia ieri? Le chiesi. -Per Antonio si. Io invece mi sono annoiata. -Sarà stata dura rimanere tutta la sera con quei tre? -Nemmeno tanto, ho dovuto subirmeli soltanto a cena. Poi me ne sono tornata in albergo a guardare la televisione. Peccato non ci fossi anche tu a cena. Che zoccola. Fingeva benissimo, e raccontava un sacco di palle. Immaginarla nella stanza d’albergo, nuda, con quei tre addosso, mi fece tornare il cazzo di marmo. Lei sembrò accorgersene, ...
... perché mi fissò per qualche secondo proprio lì. Non mi spostai, non mi nascosi, in fondo era lei la adultera. Senza vergogna le fissai le tette, nella scollatura. Che tette incredibili. -Ehi, ti sei incantato? La guardai negli occhi, sfrontato.
Pensava di redarguirmi, la stronza. -E così ieri ti sei annoiata? Ti sei annoiata più nel parcheggio del ristorante oppure in albergo con quei tre? Manuela non disse una parola, continuava a guardarmi. Lo sguardo era meno deciso, stava ragionando ma senza darlo a vedere. Era una attrice bravissima. Mi faceva rabbia, dovevo farle capire che ero dalla parte del mio amico, che avrei svelato la sua menzogna. -E se lo sapesse Antonio? Ne sarebbe contento? Lei aspettò qualche secondo, poi rispose. -Non ne sarebbe contento. Infatti non c’è bisogno che lui lo sappia. Antonio non lo deve sapere, gli farebbe solo male. E io non voglio fargli del male. Io faccio tutto per fare contento Antonio. E senza alzarsi dalla sedia si aprì la camicetta, liberando le tette e mostrandomele. Poi, continuando a guardarmi negli occhi, mi tirò verso di lei, cominciando a sbottonarmi i pantaloni. Antonio non avrebbe saputo.