Come appresi di un cornino di mia moglie
Data: 10/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... vero?"
"Sì.... anche tu, vedo" ovviamente alludendo alla vera nuziale.
"Sì - rispose - Lo sai che mi hai attratto subito, ma non avrei mai osato, se non avessi fatto tu la prima mossa"
Ero rossa in viso, più per la voglia che per la vergogna: ormai ero decisa a tutto, aspettavo solo la sua prima mossa.
Arrivò con una richiesta che sicuramente non mi sarei aspettata.
"Che indossi sotto?" chiese
Lo guardai perplessa, ma quella domanda fece aumentare ulteriormente la mia eccitazione.
"Un tanga, perché?"
"Alzati, vai in bagno e toglilo" ordinò in maniera che non lasciava scampo.
Come un automa e con occhi bassi, mi alzai e chiesi alla cassiera del bar dove fosse il bagno.
Mi indicò quello delle signore e mi chiusi dentro; prima di "ubbidire", dovetti bagnare le tempie che mi pulsavano quasi avessi trentanove di febbre, poi mi alzai il vestito e mi sfilai le mutande.
Erano infinitesimali, così potei nasconderle nella manica della camicia e, cercando di essere più disinvolta possibile, uscii dal bagno.
Mi sentivo addosso gli occhi di tutti quelli che mi erano attorno, quindi, con passo spedito, ritornai al tavolo.
"L'hai fatto?" chiese, cui risposi con un cenno della testa.
"Passamele!"
Le sfilai dalla manica e, sotto il tavolo, gliele passai.
"Queste le tengo io - disse - Domani mattina organizzati per stare con me tutto il giorno. Ti aspetto alla solita ora e al solito posto"
"Come faccio? Non ho avvertito nessuno a lavoro" ...
... obiettai.
"Ricordati che volere è potere" e così dicendo si alzò, mi tese la mano, prese la mia e la sfiorò con un bacio.
Quella notte mi masturbai, non sfiorando il solo clitoride, ma con due dita completamente dentro.
Il mattino seguente mi svegliai con uno strano rimescolio nella pancia.
"Speriamo che non mi vengano proprio ora, le mie cose," pensai; in realtà dovevo solo andare in bagno.
Mio marito dormiva ancora, come pure il ragazzo e ne approfittai per mettere un po’ d'ordine nelle mie idee.
Sapevo benissimo o, perlomeno lo speravo, a cosa andavo incontro: mi ero costruita un'avventura al buio, ma il desiderio era davvero fuori misura.
Non volevo rinunciare, come avevo fatto tante altre volte, per cui stabilii che il dado era tratto e che non potevo più tornare dietro.
Nel frattempo, mio marito si era alzato e, notando quanto fossi assorta, mi chiese da cosa fossi angustiata.
"Niente solo un mal di pancia, che mi ha fatto correre in bagno" risposi.
Prendemmo il caffè in cucina e siccome era troppo presto me ne ritornai a letto, riappisolandomi.
Fui svegliata dalla suoneria del telefono e balzai sul letto.
Erano le sette: avevo solo tre quarti d'ora per prepararmi. Inoltre dovevo trovare il modo per comunicare la mia assenza in ufficio.
Approfittando del fatto che mio marito era in bagno, io, adottando tutte le cautele possibili, chiamai una mia collega dell'amministrazione e le chiesi di giustificarmi con il capo, in quanto prendevo ...