Come appresi di un cornino di mia moglie
Data: 10/02/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... una giornata di ferie.
Mosse qualche obiezione, ma poi, in ricambio di vari piaceri che le avevo fatto, acconsentì.
Subito dopo corsi a prepararmi e, anche se in tutta fretta, lo feci con cura.
Non sapevo dove mi avrebbe portata, per cui optai per un vestito comodo.
Uscii di casa in perfetto orario, e raggiunsi la fermata del bus.
Quando, da lontano lo vidi arrivare, mi sentii il cuore in gola.
"Ciao puntuale?" disse, guardando l'orologio, quasi a sottolineare "non vedevi l'ora!"
" Ciao " risposi, abbassando lo sguardo in una chiara forma di pudicizia.
"Ora prenderemo il bus come se dovessimo andare in ufficio, invece, scenderemo una fermata prima della stazione" preannunciò.
"Ma dove vuoi andare?" chiesi.
"Fidati" aggiunse.
Sul pullman eravamo vicini, ma non attaccati e, in breve, dopo aver passato la sua e la mia fermata, il mezzo si svuotò, per cui ci sedemmo.
Ne avevo proprio bisogno: le gambe non mi reggevano.
Se ne accorse e, in un sussurro, riprese:
"Stai calma! Sei ancora in tempo per ripensarci"
Il mio no, accennato con la testa, e il suo sguardo deciso e rassicurante, mi ridonarono la serenità, di cui avevo un disperato bisogno.
Dopo un altro quarto d'ora di corsa, il bus ci portò a destinazione.
Scendemmo e, con una certa sfrontatezza, mi misi sotto il suo braccio; camminammo così per un centinaio di metri.
Ad un tratto si fermò e, senza tanti preamboli, mi chiese:
"Usi precauzioni, vero?" chiaramente ...
... sottintendendo ad un qualche contraccettivo.
Usavo la spirale, ma non ebbi modo di pensare che potevano esserci, anche altre sorprese, per cui risposi: "Sì".
"Aspetta un attimo" ed entrò in farmacia
Mi vergognai come una ladra, ma ero eccitata e soprattutto pronta.
Di ritorno, mi strinse a sé, questa volta cingendomi la vita, ed entrammo in un alberghetto, proprio in una traversa di fronte alla stazione.
Evidentemente aveva già concordato con il portiere, perché, senza alzare lo sguardo su di me, gli diede la chiave e disse:
"Primo piano"
Per me era la prima volta. Essere o fare l'amante di uno sconosciuto, non era da tutte, ma di una puttana sì.
Aprì e mi fece entrare, mi seguì dentro, chiuse la porta e mi attirò tra le sue braccia.
Risposi al suo abbraccio e quando avvicinò le sue labbra alle mie, mi venne naturale aprire la bocca e cercare la sua lingua.
Fu un bacio lungo e voluttuoso, sapeva di fresco, di buono, di nuovo!
Mentre mi baciava, fece scendere le spalline del mio vestito e, staccandosi dalla bocca, cominciò a baciarmi il collo e dietro l'orecchio.
Buttai la testa all'indietro in preda ad un languore senza fine; egli non si fermava e, continuando a baciarmi, fece scivolare il vestito, rivelandomi in slip e reggiseno.
"Sei un incanto: girati" e, allontanandosi di mezzo metro, mi scrutava quasi fossi una scultura da ammirare.
Mi avvicinai e gli sciolsi il nodo della cravatta. L'avevo fatto tante volte a mio marito, ma ora era ...