1. Come appresi di un cornino di mia moglie


    Data: 10/02/2019, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... impolverato e quasi piegato in due e, dopo averlo sommariamente ripulito, me lo porse.
    
    Lo presi tra due dita, giusto per non sporcarmi di polvere, e me lo portai giù in salotto, lasciando gli uomini al loro lavoro.
    
    Poggiai il quaderno sul tavolo e, con uno straccio, lo ripulii dai residui di polvere.
    
    Appena cominciai a sfogliarlo:
    
    "Ma è la calligrafia di mia moglie" - mi domandai - Forse un diario?"
    
    In effetti sfogliando le prime pagine sembrava proprio uno scritto di ricordi, risalenti a più di dieci anni prima, quando frequentavamo quella casa per non meno di quindici giorni nel mese di agosto, poi, finiti i ricordi, seguivano le ricette di cucina, raccolte un po' da tutte le vecchine del luogo.
    
    Lo chiusi e, pensando che l'avesse perso, più che dimenticato, mi ripromisi di riportarglielo al mio ritorno.
    
    I lavori proseguivano abbastanza velocemente, e così, il sabato successivo, decisi di preparare per la domenica un pranzo, prendendo spunto dal ricettario di mia moglie.
    
    Ma ci volevano gli ingredienti per la ricetta, per cui recuperai il quadernetto e cominciai a sfogliarlo.
    
    Ero arrivato quasi a metà blocco, finirono le ricette e... cominciarono le sorprese.
    
    Dodici settembre:
    
    Oggi ho avuto un tuffo al cuore: alla fermata del bus ho incrociato lo sguardo di un uomo bellissimo. Non so cosa mi sia successo, l'ho guardato con una strana ammirazione, ma quando ha alzato gli occhi e mi ha fissato credo che mi sia sciolta, come neve al ...
    ... sole.
    
    Siamo saliti assieme e si è messo al mio fianco.
    
    E' sceso una fermata prima di me e mi ha lanciato uno sguardo che era quasi un invito.
    
    Scusa diario; so di apparire ridicola, ma mi sento come una collegiale al primo flirt, con la differenza, però, che sono sposata con prole.
    
    Avrei voluto raccontarlo a qualcuno, ma non lo feci per non essere ridicolizzata.
    
    Che strana sensazione! Guardavo mio marito e mio figlio quasi con un senso di colpa, come se avessi fatto chissà cosa.
    
    Ero eccitata e la sera, a letto, feci una cosa che non mi succedeva ormai da anni.
    
    Quando il mio lui si addormentò, mi abbassai il pigiama e cominciai a carezzarmi, come facevo da ragazza quando badavo a titillare il solo clitoride, senza forzare l'imene; era ciò che mi aveva raccomandato una carissima amica.
    
    Mi sono tuffata in quelle vecchie manipolazioni, usando solo medio e anulare, i cui polpastrelli giravano attorno al mio cazzetto proteso e duro.
    
    Pensavo all'uomo del bus; mi sarebbe bastato anche solo un leggero contatto; chissà chi era; nella fantasia erotica continuavo a prendere il bus, ma non capitava più di vederlo.
    
    Il ritmo delle dita proseguì con maggiore velocità, fino a che aumentò in maniera tale che ebbi due o tre scossoni, sollevando il culo dal materasso e, come quando ero ragazza, riprovai il piacere virgineo di un tempo.
    
    Credo di essermi addormentata subito dopo e, cosa ancora più strana, credo di averlo sognato.
    
    La mattina fui svegliata da mio marito che, ...
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