La ragazza troppo bella - Parte 6
Data: 09/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
... l'iniziativa. Che qualcosa sarebbe successo. Dovevo sfogare, in un modo o nell'altro. Non c'è miglior sfogo della goduria. Cho gode lo sa. Speravo nella mano allunata di Elena che era accanto a me sulla mia coscia. Che risalisse Pian piano fino al monte di Venere che avrebbe coperto col palmo e col caldo, volevo sentire quel calore che che è paradiso. Ma non lo fece. Con nonchalance, poggiò la mano sul bozzolo del pantalone del giovane deputato, e basta. Più aspettavo, piu ero eccitata. Se fossi un pò più coraggiosa, sarei saltata addosso a loro. Ma non lo feci. L'indole è traditrice, perché si accompagna dagli sui e dai valori.
Andai al letto lasciando loro sul divano. Dal letto, li vedevo quando si alzavano oltre lo schienale. Ora, erano giù, la Tv era accesa, avevano alzato il volume. Era frustrante non vedere nulla. Mi venne voglia di alzarmi ed andare li a guardarli. Ma non sono quel tipo. Anche se vivo in quel mondo. Dopo un pò, il divano comincio a muoversi. Mi stavo masturbando. Durò un quarto d'ora prima che vedessi la chiamo bionda di Elena emergere da dietro lo schienale. Lui si mise dietro di lei. Non vedevo lui che penetrava lei, ma la parte alta dei loro corpi. Ed un rumore di bagnato ogni volta che lui si ritraeva da lei, o ci entrava. Presi ammaturbarmi al ritmo della loro scopata. Era ipnotico, la mia mano seguiva il movimento del bacino dell'uomo, Elena rantolava sempre di più, si sentiva che si tratteneva, ma era prossima all'orgasmo. L'uomo ad un certo ...
... punto si chino sulla sua schiena ed allungò le braccia. La stava toccando mentre la scopava. Lei apprezzò da subito ed i rumori si intensificarono. Il movimento della mia mano, anche. Elena godette insieme a me. Pur reprimendomi, non potei non "guaire" di piacere. Ma non mi sentirono. Dopo, Elena si sedette su di lui, ed ebbi l'impressione che mi stesse guardando in quel momento. Rossa di vergogna, feci finta di essere già addormentata. E mi addormentai quasi subito. Non senti il giovane deputato andarsene, tantomeno Elena tornare al letto da me. Mi svegliai confusa e sussultai vedendo una forma accanto a me. Non ero abituata a bere molto. Di tanto in tanto si, ma in situazioni in cui sapevo di volerlo fare per andare oltre a delle reticenze. La notte dapprima, invece avrei voluto andare incontro alle mie esigenze. Andai a farmi una lunghissima doccia. Quando tornai, Elena aveva già fatto il caffè. Stava col cellulare in mano. "Ciao amore" mi disse concentrandosi poi di nuovo sullo schermo. " Il deputato è impazzito, vuole portarmi a casa sua". Non dissi nulla al riguardo. Era raro che donne come noi finissero per sistemarsi. La troppa bellezza ha due facce. La prima é la chiave all'alto mondo, la seconda é la bolla di sanguisughe. Bastavano le solite domande. "Di dove sei? Che fanno i tuoi genitori? Qual'è il tuo livello di studio, dove vivi, eccetera". Al termine dell'interrogatorio, ti si classificava. Cacciatrice di doti, per quelli più gentili. Zoccola, per quelli come i ...