1. La ragazza troppo bella - Parte 6


    Data: 09/02/2019, Categorie: Etero Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti

    ... stessa stanza, non distolsi la mia attenzione fino a che fui ad un buon punto. Ed allora mi girai. Il giovane deputato era rimasto in camicia. Sulle ginocchia di fronte a Elena che aveva la testa rovesciata e gli occhi chiusi, lui, la testa tra le sue gambe, intento a leccare il clitoride. La scena da dov'ero si vedeva benissimo. La sua lingua andava su e scendeva con regolarità. Le mani di Elena erano dietro la testa dell'uomo. Non saprei dire se ansimava, la musica era abbastanza alta, ma gradiva. Sorrideva. Rimasi bloccata. Non sapevo che fare. Da li a cinque minuti, il tutto sarebbe stato pronto. Ciò che succedeva nella luce soffusa sul mio divano però era di una morbosità unica, mi conquistava il momento, la goduria della mia amica, quell'espressione beata dopo tutti queste avventure. Forse la invidiavo in quel momento dove sapevo che una lingua la toccava li, avvolgeva il suo puntino che diventava bottone, lo riscaldava, lo accarezzava, lo cullava. Senza aprire gli occhi, Elena disse "È pronto?". Un pò mi dispiacque. Risposi di si ed il giovane deputato staccò la testa dalla figa della mia amica.
    
    Come se nulla fosse successo, cenammo. Sentivo la mia figa colare. Non c'era nulla più di eccitante, ma quel momento passato mi era rimasto impresso nelle cellule. Il desiderio mi bruciava, faticavo a seguire loro due in quelle conversazioni di circostanza. La mia mutande era da asciugare, il fuoco in me, da spegnere. Non ero mai stata in una cosa a tre. Pudicamente, ...
    ... lo rifiutavo. Anche se quando frequenti un certo mondo certe cose sono considerate da evoluti, per me vigeva ancora parte della mia educazione. A Napoli, chi va oltre due corpi e "Nu spuorc" e basta. Paradossalmente, il concetto di onore, di condivisione, di apertura è umano, ed è in base alle classi sociali. Chiaramente, ci sono ricchi che sono ottusi, e poveri che sono aperti mentalmente. Io ero in mezzo. Senza mai aver avuto il coraggio di buttarmi fino in fondo. Ma ero li, a metà. Comprendevo il desiderio di godersi una vita che poi è unica, e nello stesso momento, comprendevo il desiderio di lasciare di se un immagine "pulita". Non a tutti, a coloro a cui si vuole bene, il che chiaramente diventa un limite. Ma un limite che accettiamo, per amore. O che non accettiamo, ma subiamo. Elena si alzò ad aprire un altra bottiglia. Il giovane deputato promise che ci avrebbe mandate casse di Vine del suo paese. Poco mi importava, Tra i regali che ricevevo, c'erano cosi tanti liquori e bottiglie di vino che di tanto in tanto ne regalavo. Ero eccitata. Piuttosto tanto. L'eccitazione può andare oltre i valori. Riesce a scavalcare decenni di dogmi per arrivare all'essenziale. In quel momento, non ero altro che una donna desiderosa di compensare le sue emozioni della giornata. Volevo godere. Ma non ebbi il coraggio nemmeno di scherzare su questa cosa, ero troppo timida per questo. Finimmo di mangiare e ci mettemmo tutti e tre sul divano. Speravo in cuor mio che Elena avrebbe preso ...
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