La ragazza troppo bella - Parte 6
Data: 09/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
Alberto ci accompagnò a casa dopo la deposizione. L'intera caserma si era commossa della storia di Elena, ed il loro comandante aveva giurato che avrebbe fatto di tutto per aiutarci. Generosamente, ci diede anche il suo contatto personale. Casomai... Ci disse anche che gli estremi per agire non c'erano del tutto in quanto non aveva ricevuto nessuna denuncia diretta, ragion per cui non poteva mettere una pattuglia di servizio. Elena fu molto carina con lui. Era una guerriera abituata a sopravvivere in ogni condizione. Aveva individuato in Alberto, uomo sposato e con dei figli, la sua muraglia contro che le voleva fare del male. Era un comandante, aveva potere, una caserma intera sotto i suoi ordini, poteva diffenderla, propio ciò di cui aveva bisogno in quel momento. Alberto in noi vedeva delle donne che non erano alla sua portata. Eravamo semplicemente troppo belle. E le cose belle sono preziose, e si sa, ciò che è prezioso costa molto. Uno slogan che ci ripetevamo tra di noi ragazze affianco all'alto bordo. Non c'erano capponi a proteggerci, qualcuna di noi si ma le storie sono sempre diverse. Eravamo tutte nella stessa bolgia, ma non nella stessa salsa. In pratica, eravamo il pasto, ma i pasti cambiano, sono differenti, diversi. Comunque per le ragazze come noi, sono spesso i fidanzati, quelli veri, non gli amanti con le moglie e roba del genere. Potevano essere utili, ma odiavano essere mischiati a questo genere di cose. In realtà, gli uomini che frequentavamo erano tra ...
... i più influenti del paese, e noi per loro, eravamo un vergognoso piacere. Non amavano lo scandalo, dovevano rimanere puliti, bravi padri di famiglia, condottieri senza macchie. Uomini di peso, che quando cercavo leggerezza, volevano noi altre.
Elena diede un bacio all'angolo della bocca di Alberto quando arrivammo a casa. Si raccomando di restare sempre insieme. Cosa che facemmo, ma Elena senza nemmeno avvertirmi estese l'invito al suo giovane deputato di Avellino.
Stavo uscendo dalla doccia con l'asciugamano legato sui fianchi quando mi accorsi del ragazzo. Istintivamente mi nascosi i seni mentre tornavo velocemente indietro nel bagno. Una volta li, imprecai copiosamente e mi misi l'accappatoio addosso. Poi usci e salutai il giovane deputato. Era rosso in viso. Elena che era seduta sul divano sorrideva divertita dalla scienza. L'avrei sgozzata. "Non vi separate eh!" le dissi provocatrice. "Infatti" rispose lei sorridendo ed allungando una gamba sul tavolino di fronte a lei. Vestiva una gonna ampia e quel movimento fece scivolare il tessuto lungo la gamba fino al segno del slip che non portava. Guardai il ragazzo che dal rosso era passato al viola. Avevo fame, mi dirisi verso il frigorifero dove c'era ben poco. Mi decisi per la carne e chiesi senza girarmi ai ragazzi se volessero anche loro cenare. Entrambi risposero di si. E quindi presi il vino che tesi al giovane deputato mentre cominciai a trafficare con le padelle. Indaffarata nelle piccola cucina, pur se nella ...