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La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... provare la tua bocca. Mi alzai sulle ginocchia, dopo avermi sbottonato i pantaloni e le misi davanti agli occhi il cazzone duro, che palpitava come un cavallo imbizzarrito. Sandra si mise a pecorina sul letto con il volto verso il mio cazzo, poi lo afferrò con una mano, menandolo delicatamente e proseguendo, cominciò a leccarlo, e successivamente a succhiarlo. Finalmente, Sandra, alla fine, si era lasciata trascinare da quella passione i****tuosa, non opponeva più alcuna resistenza, la follia dei sensi aveva acceso anche lei. La sua bocca stava ingoiando il cazzo paterno fino in fondo alla gola. Era un piacere vedere le labbra che scivolavano veloci lungo l’asta. Ogni tanto la lingua seguiva i contorni del glande, levigando la pelle fino ai coglioni. Ad un tratto la fermai. Lei capì il motivo. “Voglio scoparti! “Si! lo voglio anche io! Si adagiò con la schiena sul letto e spalancò oscenamente le gambe. Mi sembrava di sognare. In quella posizione superba era meravigliosa. Le tette spuntavano dal corpetto, dritte come la punta di due pere, e la figa, bella e bagnata aspettava trepidante di essere penetrata. Il tanga era ancora spostato di lato. Mi piegai sopra di lei, tenendo il cazzo puntato contro la vulva vaginale, quindi iniziai a spingere verso il basso fino a quando non vide il cazzo scomparire completamene dentro quella fucina incandescente. “Hoooooooo papàààààààà siiiiiiiiiiii scopami, fottimi…. Ti pregoooo “Sei bellissimaaaaaaaa ...
... cazzoooo! sei strettissimaa! “hooooooo papààààààà lo sentono mmm è bellissimo mmmmm Avrei voluto che qualcuno mi avesse dato un calcio nei coglioni. Eppure non stavo sognando, mia figlia Sandra era sotto di me, che fremeva dal godimento datogli dal mio cazzo, che scompariva velocemente dentro la sua calda ed accogliente figa. Ogni affondo era come una sinfonia. Poi il lamento si trasformò in un canto cacofonico costante, una nenia che usciva dalla sua bocca ed accompagnava come le urla dei tifosi gli affondi del cazzo dentro di lei. Hooooooo mmmmm graooooooo hoooooooo I suoi singulti erano frenetici. Più spingevo dentro di lei e più lei ansimava e si dimenava come se fosse in preda ad un spirito maligno. Dopo alcuni minuti la girai a pecorina, e qui mi fermo perché non ho parole per descrivere il culo di Sandra. Il panorama era da infarto. Pensate ad immaginare una stupenda puledra vestita con le calze bianche, interrotte a metà coscia, il corpetto da cui pendevano i lacci delle reggicalze, il tanga spostato di lato, uno spettacolo che era possibile vedere solo in certi film hard, incantevole ed irresistibile. Il tempo incalzava, dovevo arrivare subito al dunque. Ormai ero certo di aver risolto positivamente quella situazione. Il metodo non è stato certamente paterno, dopo tutto c’è stato un grande scrittore che ha giustificato qualsiasi mezzo per arrivare allo scopo, anche quello più meschino. Comunque, accettai tutte le conseguenze di quel gesto ...