La vita vissuta in un attimo, in equilibrio sulla
Data: 05/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... dalla mia prontezza nel rispondere per prima alla domanda di Anastasia.
La donna annuì sorridendo.
Poi, dopo un attimo di silenzio, disse: - Domani mattina è tutto pieno, però, e, comunque, io non ci sarò. Devo fare un salto a Kerkira e ritirare un po’ di materiali. Mi sostituirà una collega. Potrei farvi il massaggio solo nel tardo pomeriggio…-
- Avrei preferito prima, Anastasia. Sai, la sera tornano Paolo e Luca… - disse Vittoria, ora decisamente a disagio.
Anche io pensavo furiosamente su come incontrare Anastasia prima di sera, e senza l’ingombrante presenza di Vittoria.
- Sì, capisco. Avete ragione. Facciamo così, allora, e se per voi va bene: dalle quattordici alle sedici il centro estetico è chiuso. Però potreste venire nel mio alloggio. Se venite tutte e due massaggerò prima l’una e poi l’altra. In tre si chiacchiera meglio, no ? -
Vittoria ed io ci guardammo.
Come un castello di carte, tutti i nostri sogni stavano miseramente crollando, svanendo nella nebbia della delusione: né io, né lei, saremmo state sole l’indomani con Anastasia.
Nessuna delle due avrebbe potuto sperare in qualche ora di intimità con lei.
Io sarei stata di ostacolo a Vittoria, e lei a me.
Invitando entrambe, Anastasia ci aveva riportate con i piedi per terra: per lei eravamo soltanto due clienti, magari anche un qualcosa di più, non proprio amiche, ma quasi.
Di certo le eravamo simpatiche, ma da questo a supporre un suo interesse sessuale per un’altra donna ...
... ce ne correva: soltanto il nostro fantasticare ci aveva fatto credere che lei potesse essere attratta da una di noi due e ci aveva illuso nel voler credere ad un qualcosa che non esisteva.
Per Anastasia si trattava solo di lavoro: altri due massaggi da fare, come tutti quelli che lei giornalmente faceva agli ospiti del villaggio.
Mi sentivo svuotata, delusa ed arrabbiata come non mai.
E negli occhi di Vittoria leggevo le medesime sensazioni, la stessa amarezza e lo stesso sconforto.
- Per me, va bene - le risposi ugualmente, cercando di mascherare al meglio il mio disappunto.
Anche Vittoria, e con lo stesso mio stato d’animo, accettò la proposta di Anastasia.
Lei si mostrò contenta e disse che ci avrebbe atteso per le quattordici, spiegandoci anche in quale punto del villaggio fosse il suo alloggio.
Baciando noi ragazze su una guancia e salutando Paolo e Luca, si allontanò ancheggiando dal nostro tavolo.
- Caspita, che schianto - fece Luca, gli occhi fissi su Anastasia che si allontanava.
- Già, è veramente super - aggiunse Paolo, anche lui stregato dalla splendida massaggiatrice.
Era incredibile. Anastasia attirava le persone come il nettare di un fiore attira le api.
Era quasi l’una di notte quando decidemmo che era giunta l’ora di andare a dormire.
Non avevo ancora sonno, ma la musica della discoteca mi aveva annoiata.
Forse era colpa del mio stato d’animo, della fine di quel delirio che mi aveva sconvolto i pensieri, fatto sta che ...