1. Ballando, ballando...


    Data: 29/01/2019, Categorie: Etero Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69

    ... Ci alziamo, ci abbracciamo e ci baciamo. Lei si stringe a me e strusciandosi addosso e mi fa eccitare, spingendo per bene il suo pube sulla mia asta. Scutrettolando maliziosamente gonfia il mio cazzo, appena tornato a riposo e, ormai in maniera palmare, le faccio ben sentire la reazione, che sta troia mi ha procurato. Il bacio, da contenuto e sulle guance, passa rapidamente alla bocca e la mia lingua vogliosa si è sfacciatamente intrufolata a cercare la sua, che apprezza e ricambia l’effetto bagnato su bagnato. Il marito, tira dolcemente per un braccio la sua porca mogliettina e rivolgendosi a noi, dice: «Ciao, ci vedremo domani, alla spiaggia dei porcelli... », parole che sono una promessa. S’incamminano verso le scale e lui le sussurra all’orecchio, ma in modo che anch’io senta: «Vedi, cara, lui ha capito il tuo amore!». È uno strano modo per dire: «È fatta, porcella, domani te lo scopi!».
    
    Intanto Camilla, che ha ben visto i movimenti tra me e l’altra, sorridendo, mi fa il segno di quelle super tette, di cui è dotata Silvia, volteggiando in aria le mani e disegnando due ampi semicerchi, più grandi delle sue, fischiando il tipico motivetto: «Fuiii, fuiiiuu!».
    
    Camilla, convinta che la prima fase del suo piano abbia funzionato, propone di cambiare tavolo, spostandoci verso quelli più marginali, situati giù per una lieve pendenza erbosa, che conduce sotto a degli alberi secolari, su un pianoro che poi prosegue per qualche altro metro, fino al bosco mediterraneo. I ...
    ... tavoli quaggiù sono occupati generalmente nei weekend affollati. Durante la settimana, invece, solo da chi vuole rimanere in disparte. Stiamo aspettando l’intervallo. Cosa accadrà, quando i membri del gruppo bevono una birra offerta dalla casa e chiacchierano con i presenti? Da qui, non si riesce a vedere il terrazzo e nemmeno la band, ma noi speriamo che questa postazione appartata giochi a nostro favore.
    
    Appena Nikola dice: «Adesso, amici, una piccola pausa», io mi alzo e vado in bagno. Lui si accorge che sto passando, in mezzo alla sala ormai deserta e ha visto da dove sono venuto. Apro la porta ed entro, ma poi non la chiudo del tutto, dalla fessura che ho lasciato, posso vederlo dirigersi velocemente, con la birra in mano, verso mia moglie. Esco e mi avvicino, con fare naturale, dietro alla colonna dell’arcata da dove sono entrato. Mi sporgo per guardare: lui ha le braccia appoggiate sulla balaustra, che dà sui tavoli sottostanti. Sta parlando con l’unica persona seduta lì. Poi si gira e guarda in direzione dell’uscita dei bagni. Mi ritraggo, per non farmi sgamare e intuisco abbia il timore che io possa apparire da un momento all’altro. Mi sa che non ha il coraggio di scendere al tavolo, peccato. Aspetto il tempo necessario alla normale utenza della toilette e poi m’incammino per tornare dalla maialina, che sicuramente sarà in fregola. Mi avvicino, mentre il cascamorto è di spalle. Sto per oltrepassarlo, ma lui, sentendo dei passi dietro di sé, si gira di scatto e ...
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