Mara
Data: 28/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Frossi, Fonte: EroticiRacconti
... si rivestono. Dopo un po', riavutisi:
E dunque dimmi, che è successo?
Te l'ho detto è morto mio padre e sono andato
Ti sei commosso?
Ma no. i rapporti con mio padre sono stati così sporadici che...
Quanti anni aveva?
Settantacinque
Dove viveva?
A Monterano in provincia di Frosinone
Io lo conosco Monterano, i miei nonni erano di lì e io ci sono andata spesso da piccola ma anche nel periodo del liceo, d'estate dopo il mare
Non mi dire, ma io non so niente di te e tu di me, la conoscenza è stata per ora solo “carnale”
Già la conoscenza migliore, la più sincera
Sì, sono d'accordo ma potremmo approfondire, anche il sesso può trarne giovamento
No, io non credo, credo tutto il contrario, il sesso migliore è quello animalesco basato su sapori, odori, brividi, lussuria. Tutto il resto reca solo disturbo
Forse hai ragione tu, restiamo così quasi sconosciuti, tu Mara io Carlo, un uomo, una donna come Tarzan e Jane, Jane e Tarzan. Mi viene da ridere
Anche a me ma la cosa è seria
Fantastica, difficile incontrare una donna così...”libìneare”, così diretta, sfrenata. Comincia a pensarci un po' troppo Carlo e si sente nervosamente troppo attratto, mai accaduto con le altre: prese e lasciate, da ragazzacci si diceva “una botta e via”. Invece ora nel corso della giornata non fa che pensarla, rivivere tutte le intense sensazioni provate. Non si è neppure fatto la doccia perché non vuole cancellare il suo odore, sopire il “brivido animale” che ...
... questo gli trasmette. Chissà che per lei non sia la stessa cosa o se invece sia alla ricerca di nuove prede. Ecco sì, una predatrice, pane per i suoi denti. Quel Mariotti, ma possono essercene altri. E poi che coincidenza, Monterano, il piccolo paese scelto da suo padre dopo la vedovanza, lo stesso dei suoi nonni paterni che Carlo non ha fatto a tempo a conoscere. A Monterano ce lo spediva la zia quando lei viaggiava e non si fidava a lasciarlo solo. Telefonava a Mario, lo infilava in un autobus e lui in breve si ritrovava al paesello, accolto con non molto entusiasmo da un padre che teneva troppo alla sua privacy, alla sua intimità. Lia, così giovane e bella, sembrava invece contenta di quella presenza. Un ragazzo quasi della sua età con il quale poter condividere gusti e impulsi. Mario la capiva ma la cosa non gli piaceva, era molto geloso ma non voleva manifestarlo apertamente. Un giorno d'estate, dopo una mattina trascorsa insieme al mare e Mario assente per un giro d'affari, Lia si fece avanti e se lo prese Carlo, di nascosto, con grande trasporto. Per lui era la prima volta e fu indimenticabile. Lia temeva che qualcosa potesse trapelare ma il fatto che ripartiva il giorno dopo la rassicurò. Carlo però... ora gli riveniva alla mente un particolare, aveva avuto la sensazione che qualcuno li guardasse, li avesse guardati mentre... Ma sì, ora ricordava anche il rumore dell'uscio che sotto si chiudeva mentre Lia era in bagno e che lui si era affacciato alla finestra vedendo in ...