1. Leale, schietta e profonda


    Data: 26/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... quell’incantesimo. Cominciarono a parlare presentandosi, ma in realtà non servìdiscorrere troppo, non era affatto importantené influente. I loro corpi vicini stavano già dialogando e lui in modo spavaldo ma al tempo stesso delicato, le trasmise immediatamente quella forza che per una donna come lei era necessaria. Era la forza dell’ampiezza intellettuale, la virilità dell’apertura mentale, la cattiveria e la potenza del contatto,lo stoicismo,la fermezza della sicurezza di sé. Lei voleva un uomo così, determinato, sicuramente esperto,coraggioso,un uomo che sapesse bene e fin da subito guidarla, dove lei avrebbe potuto abbandonarsi in quella sera di libertà agognata, di femminilità assoluta.
    
    Il tempo trascorse veloce mentre parlottavano, eppure l’empatia che si era creata ormai aveva costruito intorno a loro una sorta di cupola invisibile, ma chiara. Nessuno li guardava più, lei aveva deciso, aveva scelto e il messaggio subliminale per tutti gli altri era chiarissimo. Uscirono insieme da quel bar in quella notte nevosa e si diressero verso l’autovettura di lui. Lei non poteva rientrare in albergo da sola, era a piedi, mentre la neve aveva raggiunto il metro d’altezza. Lui s’offrì d’accompagnarla e lei accettò. La strada ingombra di neve non gli faceva certamente paura, attrezzato com’era con la sua fedele jeep e per la suaferrataesperienza d’uomo di montagna. Due curve decise e poi il rettilineo: il suo albergo era lì. Lui lo sapeva benissimo, conosceva a memoria quei ...
    ... luoghi, sapeva tutte le vie e le ubicazioni degli alberghi della zona, ma stavolta essendo distratto o troppo legato alla memoria della strada di casa, continuò superando l’albergo di lei per arrivare davanti a casa sua. Lei sorridendo gli disse che era andato troppo avanti e lui ammiccando si scusò innestando subito la marcia indietro, ma proprio mentre stava per pigiare l’acceleratore e per fare retromarcia, lei lo fermòsbrigativamente e con astuziacon la mano. Lui l’aveva immaginata così da sempre.
    
    Un attimo di silenzio e i loro sguardi s’incrociarono incastrandosi ben presto, neilororeciprociepeccaminosi pensieri. L’emozione di quella mano sulla sua, mentre ancora il motore era acceso, spezzò qualsiasi incantesimo,cosìcome farebbe un bicchiere di vino rosso che va in frantumi sul pavimento. Mille gocce rosse si persero negli sguardi infiniti e intensi fra i loro occhi, mentre quelle mani si strinsero l’una nell’altra. Lei voleva entrare, voleva accedere nella sua casa, lui gentilmente le fece strada con i piedi, in mezzo a quel metro di neve fresca fino al portone di vetro della sua casa modesta, ma piena di passione. Entrarono in punta di piedi e la neve sotto le suole scricchiolava sul pavimento di legno, nel mentre si tolsero le scarpe e la sensazione del legno sulla pelle fu immediatamente accogliente. Lui chiuse delicatamente il portone, adesso il silenzio della notte li avvolgeva e l’aria era ovattata da quel candore, nulla se non i loro respiri che diventavano più ...
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