1. Leale, schietta e profonda


    Data: 26/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Lui l’aveva da sempre immaginata in quella precisa maniera, ideandola ed escogitandola a fondo così. In realtà, erano anni, che architettava fantasticando su come avrebbe voluto impudicamente e lascivamente condurre quell’occasione, anni invero, in cui non era ancora riuscito a sbattere né a confinare opportunamente il suo essere, nell’imprevista quanto sostanziosa e rilevante occasione. Sì, perché in fondo, lui non era alla ricerca di quella donna, di quell’essere perfetto, no, al contrario, lui desiderava e ambiva altre cose, auspicava fortemente investigando in ultimo di vivere solamente a fondo quella ghiotta occasione, perché in definitiva di quella donna a conti fatti poco gl’importava.
    
    Aveva estesamente trascorso anni della sua vita cercando di raggiungere e di concretizzare un livello di conoscenza di sé a dir poco perfetto, tempo quest’ultimo irreparabilmente accantonato negli anni fatto d’innumerevoli secondi, di molteplici istanti, d’incalcolabili respiri compiuti fra una tirata di sigaretta e l’altra, fatti di sospiri e di rimpianti d’una ossessionante quanto martellante intensità. Lui era uninusuale osservatore, unanomalo esploratore, un atipico ricognitore del mondo femminile, in quanto aveva iniziato fin da piccolo, quando ancora con le braghette corte s’intrufolava in modo mesto, laconico e introverso nelle librerie della sua città d’allora. Una città in effetti alquanto piatta, grigia, nebbiosa, ma indiscutibilmente creativa, fantasiosa, fertile e ricca ...
    ... per lui di grandi opportunità d’approfondire, in quella fase della vita in cui tutto ècertamente una rivelazione emozionante, èimmancabilmenteunascoperta eccitante,unaconfidenzaallettante,continuamenteunritrovamento esilarante e assiduamenteunapromessa spassosa.
    
    Lui entrava là dentro quei negozi di libri, peraltro in modo noncurante,a trattipressoché indisciplinato,curiosando e spiando,seguito dagli sguardi delle attonitee sbigottitecommesse, fiondandosi lestamente nel reparto della letteratura spinta che ti bagna, perché lui in quel periodo la definivacatalogandolain quel modo, etichettandola ebollandola in tale maniera. Lui aveva bisogno di guardare, la necessità d’annusare, l’esigenza d’osservare e infine di leggeree di decifrarequei sacri testi, che gli avrebbero trasformato ben presto irrimediabilmente la visione da normale a eccelsa. Lui leggeva e s’informava, incamerava e valutava, guardavae imparava, memorizzava e ogni tanto girava la testa quasi fischiettando, come se quello che stesse facendo non fosse interamente adattoné calzantealla sua giovane età. Lui fantasticava, arzigogolava e si beava, congetturando a fondo nell’esaminare con dovizia l’anatomia umana femminile, quel mistero d’organi curvi.
    
    Con una precisaopulenza e con una determinatadovizia,luifamiliarizzavaperdendosicon quei termini e con quelle stuzzicanti immagini, divagandosi con parole nuove come utero, vagina, perineo, grandi e piccole labbra, clitoride, uretra e guardava la trasformazione di ...
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