1. Leale, schietta e profonda


    Data: 26/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelle strane parole nella nascita d’un essere chiamato femmina. Sì, perché luiin modo radicato,nella sua immaginazione di fanciullo, assistevapresenziandoper la prima volta alla trovatadella sua mente, il parto della figura che lo avrebbe segnatoe marchiatodrasticamentee violentementenell’intimo per sempre,giacchéavrebbe inaspettatamente ritrovato in se stesso così vicino, come direbbe un poeta: “poichéla tua mano sul mio petto è la mia stessa”. Nel crescere lui sentiva quest’attrazione intimamente oltre nel corpo, perché stava sviluppandoe potenziandouna sorte di nuovo recettore nervoso, affine solamente all’odore di donna. Giravapasseggiandoper la città, annusando come un cane da fiuto l’effluvio dell’aria alla ricerca di quel particolaree caratteristicoodore, che ben presto qualche tempo dopo lo avrebbe diffusamente inebriato nell’anima e dettagliatamente nella mente, esaltando definitivamente quella sua predisposizione naturale ad amplificare il corpo d’una donna. Ebbene sì, lui l’aveva svisceratamente ideata estraordinariamentestimata da sempre così.
    
    Il suo rapporto con il corpo femminile prese essenzialmente forma, quando per la prima volta vide sua madre completamente nuda, mentre lei tutt’altro che imbarazzata per la curiosità di suo figlio, attratta a sua volta per il suo bizzarro interesse, si prestavafacendogliesplorare il concetto di corpo, come fosse la sua prima maestra, peraltro conscia e informata del suo ruolo non incestuoso. Lui diventò grande così, il ...
    ... corpo femminile gli apparteneva da sempre, a tal punto che scoprì più tardi in età più matura d’incarnare una femminilità intensa, intima e insopprimibile, che lui localizzò sempre a livello del ventre. Il suo ventre divenne femmina mentre il suo corpo era maschio. Si potrebbe enunciare uno strano scherzo della natura, ma in realtà molte donne, femmine vere, gli riconobbero nel corso degli anni a venire una sensibilità femminile assoluta non riscontrabile né comune nel fare l’amore. Qualcuna addirittura si spinse a dirgli che la sua lingua era femmina e che sapeva leccare e assaporare una donna comenessun uomo poteva saper compiere. Già, lui l’aveva immaginata da sempre così, stavolta però l’occasione assoluta e inattesa improvvisamente gli arrivò senza che lui se ne accorgesse davvero.
    
    Lei era bellissima,senza dubbio alcuno appetibile e desiderabile, mentreera seduta nell’angolo d’un bar in una notte invernale d’un piccolo borgo di montagna. Fuori la neve cadevain manieraabbondante e il manto bianco era già diventato alto più d’un metro, eppure lei non se ne curava molto. Quell’incupire era la sua sera, l’imbrunire della libertà anelata, bramata e fortemente voluta, quella sera si mise nell’angolo del bar con il suo vestito neroornato,elegante eper di piùattillato, dipingendolesue forme perfette. Quell’indumentoin realtàscivolava su di lei,cosìcome farebbe l’acqua sopra una superficie perfettamente liscia e senz’alcuna irregolarità, pennellava di nero le sue forme con una ...
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