Leale, schietta e profonda
Data: 26/01/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... grazia da rendere l’aria intorno a sé rarefatta dalla bellezza e dall’eleganza.
Tutti, nel bar, non potevano distogliere lo sguardo dall’avvenenza del suo corpo di femmina, ma era la serata della libertà e la scelta poteva farla solamente lei. Lui l’aveva ideatae teorizzatada sempre così. Uno sguardorepentino all’amico al bar, mentre si scrollava la neve dal piumino nero ed entrava al caldo di quell’ambiente familiare. Era il locale ove tutte le sere smontando dal lavoro si fermava per parlottare bevendosi quell’agognata birra. Lui e il barista si conoscevano da anni e c’era quella sorte profonda di correità maschile che parlava l’idioma del linguaggio non detto, degli sguardi, dei cenni appena velati, come se fossero i segni segretie le annotazioni inconfessated’una partita di briscola.
Fu subito chiaro che il suo amico barista voleva riferirgli qualcosa d’importantee d’autorevole, più cose urgentie incalzanti naturalmente,mente voltava noncurante lo sguardo verso sinistra. Lui lo seguì con gli occhi, quei suoi occhi verdi e vide la bellezza. Lui sapeva, era al corrente, che una donna così non sarebbe stata di facile approccio, anche perché alla fine lui in realtà non stava cercando di rimorchiare una donna qualsiasi. No, lui voleva molto di più, lui richiedeva l’anima, il cuore e il corpo anche per una sola notte. Lui sapeva che un sorriso, uno sguardo, una movenza non sarebbero state che foglie al vento nel gelo di quell’inverno, supponeva che avrebbe dovuto ...
... portare lei a incuriosirsi di lui, a desiderarlo. Un bicchiere di vino rosso e niente birra. Il barista gli versò con classe uno splendido vino rosso di color rubino delle terre del nord e immediatamente quel profumo fruttato entusiasmò il locale ancor prima d’inebriare lui.
Adagio, con mano decisa e sinuosa, roteava quel calice con una delicatezza e con una sensualità che sembrava facesse l’amore con il vino. Lei lo notò all’istante, i loro sguardi s’incrociarono improvvisamentefondendosi, mentre i suoi occhi verdi penetrarono direttamente senza problemi né orgoglio alcuno, in quelli di lei che rimase un attimo smarrita, rifugiandosi prontamente nel vino rosso del calice, che continuava a roteare incessantemente. Lui sapeva che una parola di troppo avrebbe spezzato quell’incantesimo temporaneo e con un piccolissimo gesto di galanteria le porse il suo calice ancora della sua mano, leiin quella circostanzanon seppe dire di no, pur essendochiaramenteastemia.
Una forza irresistibilee indomabilele muoveva il braccio, tendendolo verso quel bicchiere di cristallo e quel vino rosso che per inerzia ancora stava roteando, rallentando i suoi giri come se la parte alcolica del vino ora se ne fosse davvero andata via. Fece un cenno delicato di ringraziamento, e mentre il barista amico aveva già preparato un altro calice uguale per lui, lei avvicinò il calice alle labbra inebriandosi del sapore fruttato di quel vino, ma ancor di più s’appassionòscaldandosidel modo in cui lui aveva creato ...