Gay - Racconti Erotici

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... pomeriggio.

Presero possesso dei bungalow prenotati e immediatamente le donne occuparono autorevolmente gli armadi, organizzarono gli spazi e si avviarono all’ombrellone per un primo contatto con l’ambiente; prima di allontanarsi, Cinzia si rivolse al marito con aria decisamente arrogante.

“Senti, cornuto, noi stasera ci porteremo a letto uno degli animatori; voi farete la cortesia di starvene seduti in poltrona a vedere come ci scopano bene gli uomini veri; non ammetto repliche, guai a te se obietti.”

Non si erano neanche allontanate che Gigi suggerì a Franco di prendere la sua borsa, nemmeno disfatta, e di spostarla sulla sua auto; mise in moto e si allontanò rapidamente dal villaggio.

“Adesso andiamo in una pensioncina e per una settimana staremo io e te a fare quello che da sempre sogniamo; poi torneremo a casa, prepareremo i documenti per le separazioni e andremo a vivere insieme. Te la senti?”

L’altro lo pregò di sostare su una piazzola, lo abbracciò e gli stampò in bocca il bacio più sensuale che si potesse immaginare.

“Peccato che non possiamo fermarci a lungo; sta annottando; ma una succhiata al cazzo te l’avrei data volentieri!”

“Bene; vedo che sei d’accordo; tra qualche chilometro c’è un alberghetto che è l’ideale; ci fermiamo lì, facciamo un po’ di sole, un po’ di mare e finalmente ci scoperemo nel culo; da questo momento siamo coppia di fatto. Ti va?”

“Sicuramente più che fare lo schiavetto a due troie e ai loro amanti; non vedo l’ora di ...

... portarti a letto!”

Non impiegarono molto tempo per raggiungere l’hotel ‘Alcyone’ che Gigi aveva notato passando prima da lì; presero una camera doppia con letto matrimoniale e valutarono che, nel caso, poteva essere la base per la settimana di vacanze che avevano in programma; benché di modesta levatura, risultò alla fine ben messo e ben tenuto con un servizio ristorante di buon livello; cominciò in pratica la loro ‘grande avventura’ nata per caso da un errore iniziale.

La camera era con bagno e la prima cosa che fecero fu una sana doccia per scaricarsi dall’estenuante viaggio; Franco godette molto ad ammirare il corpo atletico e scattante di Gigi che si lavò per primo; naturalmente, la cosa che ammirò di più fu il notevole cazzo, barzotto sotto l’acqua, che veniva involontariamente sbatacchiato di qua e di là, scatenandogli un impellente desiderio di sentirlo in mano, in bocca e, finalmente, nel culo.

Se ne stette ammirato a guardarlo dalla porta lasciata apposta aperta; quando l’amico uscì dalla zona doccia con solo un asciugamano intorno alle reni, non resistette all’impulso e lo avvolse in un abbraccio di vero amore; il bacio che si scambiarono fu di grande passione; mentre Gigi gli mulinava con determinazione la lingua nella bocca, allungò la mano fa le cosce e finalmente lo sentì palpitare vivo dentro il palmo; mentre si stringevano gli arti contro gli arti, lo carezzò a lungo.

“Sii paziente, amore; andiamo prima a mangiare qualcosa; questa sarà una lunga e ...