1. Cosa vuoi per natale?


    Data: 25/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... graffiava.
    
    Lui ora si stava contorcendo, il suo sedere girava e sobbalzava mentre lui si spingeva inconsapevolmente contro di me massimizzando il suo piacere.
    
    “Oh, cazzo…”
    
    Sentii, e poi le sue mani stavano lottando con le mie per afferrarsi il culo, allargandolo sempre più, fino a che tutta la mia faccia non vi fu contro. La pelle liscia accarezzata dalla mia lingua ed il profumo muschiato di testosterone che riempiva il mio naso.
    
    Allungai una mano tra le sue gambe a trovare una durezza che riempì il mio palmo. Nessuna lamentela da parte sua, solo un pompare del suo posteriore che portò simultaneamente il suo culo contro la mia bocca mentre pompavo la sua erezione col mio pugno.
    
    Feci scivolare in basso la testa tracciando prima la cresta gonfia mentre avanzavo a bagnare la parte inferiore della sua asta. La lingua si mosse intorno alla sua cappella unta della sua pre eiaculazione, mentre lui rabbrividiva per le onde di piacere che gli attraversavano il corpo.
    
    “Per favore!”
    
    Gemette ed io un po’ di malavoglia mi allontanai dalla sua asta e riportai le mie attenzioni alla strettezza del suo buco. Mi bagnai di saliva un dito determinato a metterglielo dentro, sapendo che Gianni non mi avrebbe fermato.
    
    E fu così, solo un sospiro profondo uscì dai suoi polmoni mentre il mio indice lo penetrava e la mia bocca era ancora ansiosa ed insistente. Uncinando dentro dove sapevo doverci essere la protuberanza indurita della sua prostata, la graffiai accompagnato ...
    ... dal ritmico coro dei suoi lamenti.
    
    Una parte di me voleva che mi estraessi il cazzo e lo masturbassi freneticamente mentre mi saziavo tra le natiche del mio amico, ma non mi fidavo del rischio di distrazioni. Potevo solo focalizzarmi su come il suo corpo muscoloso stava reagendo alle mie attenzioni risolute, un secondo dito si affiancò al primo. Capivo dai suoi movimenti, dalla sua respirazione poco profonda che la fine era in vista.
    
    “Cazzo, Matteo…”
    
    Ansimò mentre io spingevo la lingua lungo le mie dita, poi sentii lo stringersi del suo muscolo contro la mia mano e lo spasimare del suo corpo mentre veniva, con forza, in onde bagnate contro il letto.
    
    “Cazzo, cazzo...”
    
    Vi fu quel momento di transizione in cui le mani continuano a muoversi mentre l’orgasmo declina, defluisce e va a finire. Mentre gradualmente ci si riprende.
    
    Le dita di Gianni si allacciarono dietro la sua testa, strette come se stesse pregando accovacciandosi. I muscoli della sua schiena si rilassavano e contraevano al ritmo del suo respiro.
    
    Mi appoggiai indietro improvvisamente, intensamente consapevole del mio cazzo e della macchia bagnata che cresceva nei miei jeans. Sentivo solo delle pulsazioni anche attraverso la stoffa che mi portavano al limite della resistenza.
    
    Ma resistetti ed aspettai la reazione che sapevo che stava per arrivare.
    
    Lui si sistemò sulle sue ginocchia con quel perfetto posteriore rosso e chiazzato.
    
    Si schiarì la gola, poi mi guardò da dietro una spalla.
    
    I ...
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