1. Cosa vuoi per natale?


    Data: 25/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... ha il bonus di fare qualche cosa che non era mai stato in grado di fare prima. Doppio successo, giusto?”
    
    Lui ci stava pensando, lo capivo dall’espressione.
    
    “E nessuno lo saprà?”
    
    Bingo.
    
    Molte persone pensano che quando stai pescando, una volta che hai il pesce all’amo, tutto è fatto e si può cantare vittoria ed essere pronti alla cena sulla riva del fiume. In realtà è solo l'inizio, se sei troppo veloce con la canna, il pesce si agiterà ed avrà una buona opportunità di scivolare via. Ma se sei troppo lento gli darai tempo di scappare. Devi scegliere i tempi giusti o rimarrai con la fame.
    
    O almeno è quello che credo, io non sono mai andato a pescare.
    
    Stavo trattenendo il fiato mentre lui tentennava. Gli dissi che no, sarebbe stato il nostro piccolo segreto e che, se lui lo voleva, sarebbe stato un tema di conversazione solo tra noi due.
    
    “Cazzo...” Espirò alla fine ed io capii che il pasto era servito.
    
    I miei genitori non erano in casa, ma mentre il pensiero di avere Gianni a gambe spalancate sul tappeto del soggiorno mi stava stuzzicando, sospettai che si sarebbe sentito più a suo agio nella mia stanza.
    
    C’eravamo già stati insieme centinaia di volte, naturalmente; probabilmente migliaia, ma ora c’era una differenza palpabile nella sensazione, la consapevolezza che stavamo per fare qualche cosa che avrebbe pesato su di noi.
    
    Sapevo che dovevo tenere un umore chiaro e gioviale ma con mia sorpresa lui si stava comportando ancor meglio di me.
    
    Alzò ...
    ... la maglietta flettendo i pettorali mentre lo faceva. Improvvisamente mi sentii molto
    
    impacciato a proposito del mio fisico meno che mediocre.
    
    “Non so dove...” Lui cominciò. Io accennai col capo, silenziosamente, al letto.
    
    Si sedette sull'orlo, le mani afferrarono il piumone ai lati delle sue grosse cosce muscolose. Mi guardò attraversare la stanza per andare a chiudere la porta e tornare.
    
    Alzai una mano, feci girare un dito nell'aria come per dire ‘girati’.
    
    Il mio amico mi rivolse un'espressione come se la considerazione finale fosse se quella era o no la cosa giusta da fare, ma proprio quando stava per dire se farlo o dimenticare tutto, non sono sicuro quale fosse la scelta, lui si alzò, si girò e si inginocchiò sul letto con la sua schiena rivolta verso di me.
    
    Mi bevvi quella vista come un naufrago assetato. Spalle larghe che si affusolavano bruscamente verso una vita stretta. Pantaloncini abbassati sulle anche, la cintura degli slip che sbirciava fuori e la stoffa che si aggrappava avidamente al suo culo.
    
    “Ragazzo…”
    
    Disse piano vedendo che non avevo intenzione di muovermi.
    
    Mi avvicinai al letto, il materasso contro le mie ginocchia.
    
    La punta di un mio dito strisciò leggermente in giù, dallo sporgere della sue scapole e lungo il canalone della sua spina dorsale.
    
    Mi aspettavo che si ritirasse in avanti al mio tocco, invece guardò indietro mentre la sua testa si spingeva in avanti, il mento quasi appoggiato al torace e le braccia appoggiate ai ...
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